Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La «Quaresima di carità» per i cristiani di Terra Santa.

Accanto ai testimoni del Risorto della terra di Gesù. È dedicata al sostegno dei cristiani di Terra Santa la «Quaresima di carità 2010». All’insegna della frase «Beato chi abita la tua casa», è cominciata nelle parrocchie di tutta la diocesi la raccolta di offerte che punta a conservare la presenza dei cristiani fra Israele e Palestina.L’iniziativa si inserisce sulla scia del gemellaggio voluto dalla diocesi con la Chiesa madre di Terra Santa per accompagnarla con la preghiera ed esserle vicino con una serie di progetti concreti. Il gemellaggio che è stato presentato al patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, lo scorso gennaio da una delegazione guidata da Fontana è stato promosso in vista del millenario della Concattedrale di Sansepolcro, dedicata al Santo Sepolcro di Gerusalemme, e in linea con le indicazioni dell’assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei vescovi che si terrà il prossimo ottobre.Ecco, quindi, la «Quaresima di carità» che prevede, come primo segno di comunione con la Terra Santa, una raccolta da indirizzare alla costruzione di uno dei nuovi appartamenti per le giovani famiglie cristiane di Gerusalemme. Il costo dell’abitazione è di circa 80mila euro. Si tratta di un intervento non facile a causa delle politiche restrittive delle autorità locali, ma rappresenta l’unica strada per frenare l’emorragia di cristiani che colpisce la Chiesa madre. «Occorre oggi aiutare i nostri fratelli che vivono tra il Cenacolo e il Santo Sepolcro – scrive l’arcivescovo Fontana – anche se miseri, a poter avere là una casa, come fecero per millenni. La nostra Chiesa particolare avvia il progetto, predisposto d’intesa tra varie Chiese del mondo, secondo cui ogni diocesi provveda a finanziare la costruzione di un appartamento per ospitare chi non ha più casa».Fra Israele, Palestina e Giordania i cristiani sono circa 200mila, solo il 2% dell’intera popolazione contro l’11% di alcuni anni fa. Se questa tendenza non verrà invertita, porterà, in meno di 20 anni, alla scomparsa dei cristiani dai luoghi della vita terrena del Signore. La situazione è particolarmente preoccupante a Betlemme, Nazareth e soprattutto Gerusalemme. Per tentare di contrastare questo andamento, il Patriarcato latino è riuscito ad acquistare alcuni lotti di terreno a Beit Safafa, a sud di Gerusalemme, e ha ottenuto il permesso di costruirvi appartamenti per le famiglie.Le offerte della «Quaresima di carità 2010» possono essere consegnate in tutte le parrocchie della diocesi o alla Caritas diocesana. Per chi volesse contribuire è a disposizione il conto corrente bancario intestato a «Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro» con il codice Iban IT61 K053 9014 1240 0000 0000 150 indicando la causale «Gerusalemme». Ulteriori informazioni sull’iniziativa e sul gemellaggio tra la nostra Chiesa diocesana e il Patriarcato latino di Gerusalemme possono essere trovate visitando il sito www.diocesi.arezzo.it oppure recandosi nella sede della Caritas in via Fonteveneziana ad Arezzo.di Riccardo Ciccarelli