Prato

La prima via Crucis che parla cinese

di Maria Cristina Caputi

Sarà la prima volta per la comunità cinese di Prato: questa domenica 24 febbraio, alle 15, alla parrocchia dell’Ascensione al Pino, si svolgerà la prima Via Crucis in cinese. L’appuntamento è nel giardino della chiesa, in via Galcianese 43.«Se uno non scopre il dolore di Gesù – spiega padre Giuseppe Zhao, che segue la pastorale degli immigrati cinesi – non può diventare vero apostolo e missionario; se non si è colpiti dalla sofferenza e dalla passione di Cristo, che sono parte del mistero della Pasqua, non si può capire il significato vero dell’essere cristiano». Padre Zhao ritiene particolarmente importante il confronto con questo momento dell’esistenza terrena del Signore: «anche per l’immigrato cinese non manca il dolore nella vita, anche lui deve essere consolato da Cristo, anche per lui è necessario trovare il senso di questo dolore, che, come quello di Gesù, non è inutile. Ognuno ha il proprio e la Chiesa offre questa opportunità di riflessione, perché attraverso la Via Crucis, si riapra il cuore alla speranza». Padre Zhao ha organizzato questo momento di preghiera di domenica, perché, spiega, «in questo giorno è più facile trovare un po’ di tempo libero».Certamente non c’è alcuna volontà di separare le comunità, c’è solo un problema di tempo e di lingua: «molti cinesi non hanno tempo di imparare l’italiano!» ammette il sacerdote. Alla Via Crucis del venerdì santo, che sarà in italiano, potranno partecipare anche i cinesi, ma resta l’ostacolo della lingua. Ogni anno, comunque, per la domenica delle Palme, è prevista una messa, alle 11, celebrata alternando le letture in italiano e in cinese. Quel giorno, poi, per la comunità cinese, dopo il pranzo in parrocchia, è previsto anche un ritiro spirituale in vista della Pasqua. «Dentro la Chiesa non c’è straniero» afferma sorridente padre Zhao, sottolineando l’importanza di un cammino di integrazione. «Don Santino, come responsabile della pastorale diocesana per gli immigrati, partecipa spesso alla messa in cinese, confermando la volontà della diocesi di aprirsi alle comunità straniere». E poi, dallo scorso anno, anche i frati francescani di via Donizzetti seguono la comunità cinese con un’opera di evangelizzazione per le strade e insegnando l’italiano dopo la messa domenicale al Pino.I cinesi cattolici di Prato (ai quali talvolta se ne aggiungono altri, provenienti dalle province di Firenze e Pistoia) sono circa un centinaio. Non tutti riescono a partecipare alla messa domenicale, perché spesso sono costretti a lavorare anche nei festivi. Per loro è comunque una grande gioia poter contare sulla parrocchia dell’Ascensione come punto di riferimento.(dal numero 8 del 24 febbraio 2008)