Firenze
La preghiera del cardinale Betori ai cimiteri di Trespiano e Soffiano
A te mi rivolgo, o Signore, in suffragio dei nostri fratelli e sorelle defunti, in particolar modo di quanti hanno perso la vita in questo tempo segnato da un morbo maligno per debellare il quale ci è stato chiesto di sospendere la celebrazione pubblica delle esequie. Non vogliamo però che questi nostri fratelli e sorelle lascino questo mondo senza che li accompagni una preghiera. Li portiamo di fronte al tuo volto perché tu li accolga nell’abbraccio della tua misericordia, mentre ti supplichiamo di sostenere, con la grazia della tua consolazione, quanti per la loro morte sono nel dolore.
Nelle tue mani, Padre clementissimo, consegniamo l’anima dei nostri fratelli e delle nostre sorelle deceduti in questo tempo di pandemia confortati dalla sicura speranza che, insieme a tutti i defunti in Cristo, con Lui risorgeranno nell’ultimo giorno. Nella tua misericordia senza limiti, ascolta, Signore, le nostre preghiere: apri loro le porte del paradiso; e a noi che restiamo quaggiù dona di consolarci a vicenda con le parole della fede, fino al giorno in cui saremo tutti riuniti in Cristo e potremo così vivere sempre con te e con i nostri fratelli e sorelle. Per Cristo nostro Signore.
Venite, santi di Dio, accorrete, angeli del Signore. Accogliete la loro anima e presentatela al trono dell’Altissimo. Vi accolga Cristo, che vi ha chiamato, e gli angeli vi conducano con Abramo in paradiso. Accogliete la loro anima e presentatela al trono dell’Altissimo.