Prato

La piscina di via Roma diventerà un acquapark

di Chiara Aiazzi«Si tratta di una scelta campale», così Daniele Paoletti, presidente della «Prato Apogeo», definisce la decisione di creare un’associazione per la gestione delle piscine. Ci riferiamo appunto alla «Prato Apogeo», di cui con tono semiserio Paoletti dice di essere «presidente decano»: dal 1996, infatti, è presidente del Csi e proprio per questo suo primato afferma di essere stato eletto a capo dell’«Apogeo». A più di un anno dalla nascita della «Prato Apogeo», dunque, il suo presidente ed il suo direttore Lamberto Grassi, provano a tracciare un primo bilancio. Non nascondono le perplessità e le divergenze iniziali fra i vari enti di promozione sportiva e le società natatorie riunite nella nuova associazione. «Per la prima volta – sottolinea Paoletti – enti e società che da sempre avevano coltivato i propri interessi autonomamente, hanno dovuto imparare a collaborare e a trovare un punto d’accordo comune, per la risoluzione dei problemi legati alle piscine». Dunque un’unica gestione per offrire un servizio più efficiente a tutti i cittadini. La raggiunta collaborazione fra i vari enti ha dato a tutto il comprensorio sportivo una marcia in più per la promozione dello sport. E i risultati infatti non si sono fatti attendere: cospicuo il risparmio nella gestione, diminuito fortemente lo spreco delle risorse per il personale, oggi scelto direttamente dalla «Prato Apogeo». Si sommano alle note positive già elencate la possibilità di ricavare utili da investire negli impianti, la diminuzione dei problemi di apertura e chiusura degli impianti, la divisione degli spazi in acqua per tutte le attività natatorie. Infine arricchiscono il quadro proposte sportive diversificate più rispondenti alle esigenze degli utenti, sempre in crescita, come confermato dai dati (vedi nella pagina). Sono stati ricavati ampi spazi temporali per il nuoto libero, come si nota dalla tabella, che secondo Paoletti sono ancora insufficienti in proporzione al numero e alle richieste degli utenti. Grassi, condividendo la soddisfazione del presidente, si dice molto grato verso il personale delle pulizie e soprattutto verso i referenti, responsabili del funzionamento delle strutture. «È soprattutto grazie a quanti lavorano nelle piscine e svolgono il loro servizio dando il meglio di se stessi – conclude senza nascondere un po’ di orgoglio il direttore – se le nostre piscine risultano più accoglienti e pulite e se siamo in grado di garantire un servizio migliore agli utenti». Dati assolutamente positivi anche per la piscina di via Roma che, negli scorsi mesi estivi, complice anche il caldo che li ha caratterizzati, è stata frequentata da 40.700 persone rispetto alle 27.500 del 2002. Record anche per le tessere-famiglia che hanno raggiunto quota 480, segno evidente che le famiglie pratesi si sono riappropriate di una struttura che fa onore a tutta la città. La piscina di via Roma è stata coperta e finalmente è sfruttabile anche nei mesi invernali e si sta intervenendo per ridurne i costi con la vasca di compenso per il recupero e la pulizia dell’acqua.E per il futuro? L’assessore allo sport Abati ed il presidente della «Prato Apogeo», sebbene soddisfatti del nuovo volto conferito alla gestione e al servizio delle piscine, affermano all’unisono che si può ancora migliorare, soprattutto per quanto riguarda i «servizi accessori» (bar, ristorazione, gestione del parco intorno alla piscina di via Roma), che rendono le piscine di alta qualità. Entrambi ci anticipano le novità per la prossima primavera-estate, parlando del progetto «acquapark» per la piscina di via Roma (pronto forse per l’estate 2005), con la costruzione di scivoli e di un campo di beach volley. Quest’ultime opere si prospettano già come fonte di divertimento assicurato per tanti ragazzi pratesi che trascorreranno l’estate in città.