Cultura & Società

La pacciamatura dell’orto: perché è importante eseguirla e come fare

Perché è importante eseguire la pacciamatura

La pacciamatura ha tante funzioni diverse, tutte molto importanti. La materia organica che andiamo a mettere sul suolo del nostro orto va a nutrire il suolo stesso, quindi è importante per la rigenerazione degli elementi nutritivi. Poi la pacciamatura ha una funzione termo regolatrice che significa che se fa molto caldo provvederà a tenere fresco il suolo invece se fa molto freddo avrà l’effetto esattamente opposto, tenendo caldo il terreno e quindi anche le radici delle nostre piante.

Un’altra ragione per cui mettiamo la pacciamatura è per contenere la crescita di erbe spontanee, evitando quindi che le erbacce che sono più forti del nostro ortaggio prendano il sopravvento.

La materia organica o artificiale che ricopre il suolo è molto importante per la gestione dell’acqua e per il risparmio idrico e per diverse ragioni. Infatti se piove la pacciamatura impedirà alla pioggia battente di compattare il suolo e nello stesso tempo tratterrà l’umidità che poi verrà restituita agli strati più bassi del suolo fino a raggiungere le falde acquifere lentamente. Questo evita un altro fenomeno che è anche molto grave per i nostri orti, che è quello della fertilità del suolo che si perde quando appunto la terra comincia a scorrere via coi i rivoli dell’acqua che non sono riusciti a penetrare nel suolo.

C’è inoltre da considerare lo stress delle nostre piante che riduce notevolmente se ha bisogno di meno annaffiature.

Come eseguire la pacciamatura

Per la pacciamatura si possono utilizzare tanti materiali diversi, che si possono raggruppare in due categorie: quelli completamente naturali, che abbiamo a disposizione nello stesso orto, e che spesso erroneamente consideriamo materiali di scarto, e quelli invece artificiali.

Tra i materiali naturali e organici, ossia tutti quei materiali che possono essere decomposti e quindi tornare sotto forma di nutrimento alla terra, possono essere utilizzati per la pacciamatura:

  • Paglia è uno dei primi materiali che vengono consigliati per la pacciamatura che consente una notevole comodità perché si possono fare strati di pacciamatura anche molto spessi, è ideale per l’orto sinergico e ha il vantaggio di non disseminare semi, quindi di non spargere il nostro orto di erbe spontanee.

  • Sfalci d’erba, un altro materiale naturale che si può utilizzare con la stessa funzione dopo averli fatti appassire.

  • Foglie, sono un altro utile materiale per pacciamare, sono facili da reperire anche tramite semplici potature, e quando degradano abbassano anche leggermente il ph del terreno.

  • Lana, un ulteriore metodo molto curioso per pacciamare, che può essere ricavata dagli allevamenti di pecore durante la tosatura ma che sono consigliabili solo in caso di coltivazione di piante già cresciute e non in seminatura, altrimenti le foglioline non riuscirebbero a penetrare la coltre.

Tra i materiali artificiali troviamo quelli pacciamanti in plastica o in PVC che sono più indicati per la coltivazione maggiormente estese. Mentre la pacciamatura naturale va applicata tra le piante dopo la messa a dimora, quella con l’applicazione di teli specifici va invece applicata quando le piantine iniziano a radicare, prima che le erbe infestanti inizino a crescere. Vediamo insieme quali sono i teli per pacciamatura utilizzati:

  • Teli in polietilene, sono quelli maggiormente usati e sono i classici teli neri in plastica; non è una soluzione particolarmente ecologica ma sono usati proprio per la facilità di utilizzo e di applicazione, oltre ad avere costi contenuti. Quelli specifici sono già predisposti con i fori per la messa in mora delle piantine.

  • Teli biodegradabili, sono un ottimo compromesso tra l’uso di materie naturali e il telo in plastica, presenta la stessa semplicità di stoccaggio e di messa in posa di un rotolo in plastica. Ha un costo superiore ai teli in polietilene ma ha il vantaggio di non dover essere smaltito perché si degrada da solo nel terreno. Un materiale artificiale che rispetta la biocompatibilità dell’orto e dei suoi ortaggi.

  • Teli in polipropilene, un tessuto per pacciamatura robusto e poroso tra i più efficienti ma anche tra i più costosi. Hanno la caratteristica di comportarsi come la pacciamatura naturale conservando la capacità di far traspirare la terra.

Un ultimo tipo di pacciamatura molto utilizzata è quella composta da materiali minerali che conserva le stesse caratteristiche protettive delle altre tipologie di pacciamatura ma sono più resistenti, hanno una migliore resa estetica e hanno un ph neutro. Si depositano tra la metà della primavera e la fine dell’autunno in uno strato di circa 3-4 centimetri di spessore. Le pacciamature minerali più diffuse sono l’ardesia, i ciottoli, la pozzolana, il quarzo, le palline di argilla e la roccia schiacciata.