Cultura & Società
La mostra: «Le Bandiere di Dante» alla Biblioteca nazionale di Firenze
L’iniziativa ha come punto di riferimento le oltre 300 bandiere e stendardi, ritrovati alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti, che sfilarono a Firenze il 14 maggio 1865, alla presenza del re Vittorio Emanuele II, per l’inaugurazione, al centro di Piazza Santa Croce, del monumento dedicato a Dante, realizzato dallo scultore ravennate Enrico Pazzi. L’evento è stato promosso dal Comitato Fiorentino per il Risorgimento per il suo forte valore simbolico e per il suo significato politico-culturale. Il presidente del consiglio comunale, Eugenio Giani, ha motivato il patrocinio del Comune all’iniziativa, dichiarando come «quella grandiosa cerimonia, che vide la partecipazione dei Gonfaloni delle città italiane e dei vessilli, per ricordare i seicento anni della nascita di Dante, fu un momento culminante per la Firenze Capitale».
Il professor Cosimo Ceccuti, nel corso della conferenza, ha anche sottolineato come i festeggiamenti in onore del sommo poeta «furono un’occasione per celebrare la formazione di una coscienza nazionale, di cui Dante, rappresentava il simbolo delle virtù del cittadino poiché non si era mai piegato alle tirannidi politiche». «Il convegno – ha concluso Adalberto Scarlino, presidente del comitato del Risorgimento – è stato, inoltre, un’occasione per avanzare alcune proposte tra cui: la ricollocazione al centro di Piazza Santa Croce della statua di Dante, l’istituzione di un Museo della città, con una sezione sul Risorgimento in Toscana e la messa in sicurezza delle grandi opere, come il Crocifisso di Cimabue, all’interno della Basilica di Santa Croce».