Toscana
La morte di Miria Pellegrini, superstite della strage di Sant’Anna
Aveva poco meno di tre anni quando per mano di sua madre Rita Bertelli, nascosta nei campi, scampò alla furia nazifascista
All’età di neppure 83 anni, è scomparsa Miria Pellegrini , una delle poche bambine che erano sopravvissute alla strage di Sant’Anna di Stazzema. Aveva poco meno di tre anni quando per mano di sua madre Rita Bertelli , nascosta nei campi, scampò alla furia nazifascista che nel frattempo aveva messo a ferro e fuoco in una mattinata, quella del 12 agosto 1944, le borgate di Sant’Anna uccidendo centinaia di donne, anziani e bambini.
“Mia mamma, quella mattina, era nascosta con mia nonna Rita Bertelli nei campi – racconta la figlia Paola Capovani -. Teneva per mano da una parte mia madre Miria e dall’altra il fratello Angelo. Da quello che mi ha sempre raccontato, venne però scoperta da un soldato tedesco. Si alzò e gli disse: se devi ammazzare ammazza me e non i miei figli”. Ma questo soldato graziò tutti e tre”.
Si salvarono, ma i tormenti del trauma non li abbandonarono mai. L’evento si è infatti ripercosso sulla famiglia di Miria, nonostante sia sempre stata una donna forte e semplice. “Mia madre ha vissuto una vita di stenti – prosegue Paola – perché mia nonna Rita era stata talmente provata dall’eccidio di Sant’Anna, perdendo le zie e le sorelle, che ne è rimasta mentalmente devastata. Così Miria per tutta la vita ha assistito sua mamma nei tanti ricoveri ospedalieri, e ha pure accudito i suoi fratelli poiché Rita non era stata in grado farlo. Tuttavia è sempre stata una donna attiva e felice, che si accontentava di poco, una donna di spessore e una mamma fantastica”. Finché una malattia l’ha costretta a rimanere a letto portandola piano piano alla morte che è avvenuta ieri, domenica 29 settembre.