Toscana

La missione Marte parla pisano

di Caterina Guidi

In sei, chiusi in un ambiente ristretto – un simulatore spaziale per l’esattezza – a qualche chilometro da Mosca, monitorati costantemente e in convivenza forzata per più di tre mesi. Questa situazione non è quella di un reality show, né quella di un gioco a premi; è la missione di sei uomini – quattro russi, un francese e un tedesco – selezionati fra qualche migliaio nell’ambito del progetto «Mars 500»; un esperimento fra i tanti condotti all’interno del simulatore: misurare parametri biologici e fisici legati allo stress. E proprio su questo la Toscana gioca la sua parte. Il Centro Extreme, che raccoglie studiosi dell’Università di Pisa, dell’Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche e della Scuola superiore sant’Anna, ha recentemente fatto ritorno da Mosca, dopo aver raccolto dati sul campo: «C’è un’onda cerebrale, rilevabile mediante elettroencefalogramma – ha spiegato Angelo Gemignani, del dipartimento di fisiologia e biochimica dell’Università di Pisa – che in condizioni normali, durante il sonno, sostiene con le sue oscillazioni tutte le altre onde e garantisce il benessere della persona. Abbiamo già scoperto che in alcuni atleti, dopo uno sforzo considerevole, l’oscillazione di tale onda tende ad alterarsi, fino addirittura a scomparire; e con essa scompare l’effetto ristoratore del sonno. È da questo momento, con il protrarsi della situazione, che l’organismo rischia gravi danni: dalle malattie cardiovascolari, all’insonnia, all’ansia, alla depressione». E se per l’uomo comune non è una novità che lo stress faccia ammalare, studiare le cause e i meccanismi di questo processo è un passo importante verso la prevenzione: «Lo scopo è quello di individuare i fattori di vulnerabilità individuale – ha continuato Gemignani – per evitare la catastrofe e fare scelte preventive rispetto alle patologie». Sì, perchè quando lo stress non si limita a farci perdere il sonno, ma danneggia il cuore, il sistema digerente o la psiche, giocare d’anticipo può essere davvero questione di vita o di morte. Anche il professor Antonio L’Abbate, docente alla Scuola sant’Anna e direttore del Centro Extreme, ha ribadito l’importanza di questo progetto: «Esiste uno stress positivo che, in vista di una prova, ci mette in allerta e ci aiuta a superare gli ostacoli. Ed esiste uno stress negativo, che causa malattie. Lo studio di questi meccanismi rientra nella medicina prenosologica. Se fino a ieri i clinici lavoravano su chi era già ammalato, oggi si può e si deve tenere sotto controllo chi ancora non ha sviluppato patologie ma è a rischio».

Il progetto pisano ha un precedente nello studio fatto su atleti apneisti e di triathlon – altri ambiti in cui l’organismo è sottoposto a condizioni estreme di stress fisico e psicologico – e gli astronauti offrono una prosecuzione ideale per questo filone di ricerca.

Ma non c’è il rischio di ottenere dati un po’ falsati studiando queste dinamiche su individui fin troppo abituati allo stress? «Anche se questi esperimenti vengono fatti su persone allenate – ha risposto a Toscana Oggi Gianfranco Risuleo, dell’Agenzia Spaziale Italiana – non tutti i sei uomini nel simulatore hanno esperienza di volo nello spazio. Ci sono medici, ingegneri, collaudatori. Si tratta di un esperimento pilota che sarà seguito dal viaggio vero e proprio fra qualche anno». Insomma, la partenza ci sarà, ma fra un po’; per adesso la simulazione offre già molto lavoro agli scienziati, attraverso ben 74 esperimenti diversi. E la Toscana guarda con grande interesse alle scoperte del Centro Extreme: «La Regione farà tutto il possibile per valorizzare e favorire la partecipazione ad un progetto così importante – ha sottolineato Eugenio Baronti, assessore regionale all’università e alla ricerca – prestando particolare attenzione al trasferimento dei risultati scientifici verso il mondo produttivo, per le potenzialità innovative che offre, sia in campo clinico che farmacologico». E chissà che da Marte non arrivi la risposta definitiva per combattere piccoli e grandi malesseri legati alla vita sulla Terra.