In una chiesa gremita di alunni ed insegnanti di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di tutta la diocesi, sono risuonate le parole dell’Arcivescovo: «Frequentare una scuola cattolica significa pensare che Dio sia importante per la nostra vita, la scuola cattolica ci assicura una formazione in cui Dio non è escluso, non è dimenticato, ma è Qualcuno di necessario per la nostra vita perché solo Lui sa dirci quello che è bene e quello che è male e poi perché è Lui a cui possiamo ricorrere quando da soli non ce la facciamo». Il messaggio della Messa di oggi, ha aggiunto Betori, è chiaro: per noi Dio è talmente importante che la nostra cultura, la nostra formazione, la nostra educazione vogliono avere Dio al centro e questo la vostra scuola ve lo assicura, vi aiuta a crescere avendo Dio, vicino e non dimenticato, lontano. La scuola cattolica v’insegna a fare bene ed a mettere il bene al centro della vostra vita futura, non vivendo da soli, ma aprendo il cuore oltre il proprio egoismo, così com’è suggerito dal Vangelo di oggi che c’invita a chiedere, cercare e bussare. Al termine della Messa il saluto di suor Carmela Prencipe, presidente regionale della Fidae: «Eminenza, grazie per averci chiamati a celebrare con lei questa Eucarestia. Abbiamo risposto “eccomi” perché desideriamo, insieme a Lei, fare esperienza di comunione con Gesù, con i fratelli e con quanti sono attenti alla voce del Signore». La celebrazione è stata caratterizzata da un bel segno di solidarietà, le offerte portate dagli alunni per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto.