Vita Chiesa

La Messa a Marienfeld

Più di 1 milione di pellegrini, 9mila sacerdoti concelebranti, 800 vescovi hanno preso parte, a quanto riferiscono gli organizzatori, alla celebrazione conclusiva della XX Giornata mondiale della gioventù a Marienfeld. Un’ovazione ha accolto l’arrivo di Benedetto XVI giunto nella spianata a bordo della Papa-mobile, mentre riecheggiava l’inno della Gmg. I ragazzi, in piedi, hanno partecipato al canto battendo le mani e rispondendo a loro volta al saluto del Pontefice e cercando di avvicinarsi il più possibile al palco. Alcuni di fronte ai maxischermi e altri ancora sono saliti sulle spalle degli amici per guardare meglio il palco. Candele accese, bandiere al vento, binocoli e macchinette fotografiche con zoom alla mano per cercare di scorgere per un qualche secondo Benedetto XVI. Altri ragazzi sono stati impegnati a sintonizzare le radioline sulle frequenze che trasmettono la traduzione della celebrazione. Non mancano pellegrini con statue della Madonna e del bambino Gesù.

Il saluto del card. Meisner“Lei appartiene ai giovani e i giovani appartengono a lei”. Nel suo saluto al Papa alla messa conclusiva della Gmg, l’arcivescovo di Colonia Joachim Meisner, ha affermato ancora: “Affinché i giovani, ma anche il Santo Padre, non lo dimentichino, ci riuniamo ogni due anni nella Gmg, da qualche parte, nel bel mondo di Dio. Questa volta siamo a Colonia. Gesù ci dice chiaramente: Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, ci sono io in mezzo a loro. Ma se un milione di giovani sono riuniti nel suo nome, come qui a Marienfeld, e inoltre con quasi 800 vescovi e il nostro amato Santo Padre, Papa Benedetto XVI, allora non possiamo fare a meno di toccarlo e sentirlo”. Meisner ha quindi concluso: “Ringraziamo Dio perché lei è qui e perché ha condotto a noi un milione di giovani da 193 Paesi della terra”. Oro, incenso e mirra portati come doni all’offertorioOro, incenso e mirra, quale ricordo dei Re Magi: sono stati portati all’altare durante la presentazione dei doni della messa che chiude la XX Gmg. All’Offerta dei doni hanno partecipato anche i cosiddetti “Sternsinger” (i “cantori della stella”). Fin dal XVI secolo esiste in Germania, nel Belgio e in Olanda l’usanza secondo la quale, nel periodo dell’Epifania, alcuni cristiani si vestono da Re Magi e vanno di casa in casa annunciando la nascita di Gesù. Oggi in Germania sono circa 500.000 i ragazzi e i giovani che annunciano questo messaggio, raccolgono offerte per bambini in Paesi poveri e scrivono una benedizione sullo stipite delle porte: “Cristo, benedici questa casa”. Da oltre 40 anni l’Opera di assistenza per bambini di Aquisgrana e l’Associazione della gioventù cattolica in Germania sostengono questa azione dei “cantori della stella”, che l’anno scorso ha raccolto oltre 34 milioni di euro. Mons. Rylko: “Ecco i suoi giovani”“Ecco i suoi giovani, Santità. Giovani fieri di essere cristiani, cioè discepoli di Cristo maestro. Ecco, davanti a lei, la Chiesa giovane, una Chiesa piena di speranza e di slancio missionario”. Al termine della messa, mons. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, ha rivolto alcune parole al Papa, affermando che i giovani “sono giunti da tutti gli angoli della terra, si sono messi in cammino sulle orme dei Magi per venire ad adorare e incontrare Cristo qui a Colonia, nel cuore dell’Europa”. Dopo aver ricordato la figura di Giovanni Paolo II, “inventore” delle Gmg, Rylko ha concluso: “È arrivato il momento tanto atteso, tanto importante, dell’invio missionario. A conclusione della Giornata mondiale della gioventù 2005, i giovani che sono dinanzi a lei ardono dal desiderio di essere inviati dalla Santità vostra nel mondo intero per rendere testimonianza a Cristo, redentore dell’uomo. Tutti sono pronti per ripartire da Colonia come giovani apostoli del terzo millennio”. La consegna del logo di Colonia 2005“Tutti noi torniamo alla nostra vita quotidiana: nelle nostre famiglie, fra i nostri amici, nelle nostre parrocchie, nelle nostre scuole, Università e nei nostri posti di lavoro”. Così un giovane al termine della Santa Messa sulla spianata di Marienfeld. Prima della benedizione, è stato consegnato a rappresentanti di ogni Continente il logo della XX Gmg composto da cinque parti. Nel consegnare la stella, è stato detto: “Vi accompagni Gesù Cristo, la luce del mondo che potete seguire. Siate voi stessi degli esempi luminosi del Suo amore soprattutto lì dove gli uomini soffrono e sperimentano dei momenti di buio nella loro vita”. Consegnando la “C” blu – l’arco ellittico che sta per Cristo e per comunione universale della Chiesa – i giovani sono stati inviatati ad essere testimoni di Cristo nel mondo: “Chi vi incontra dovrebbe sperimentare che Cristo vive in voi”. Al simbolo dell’acqua, è stato legato l’invito a essere “pieni di vita” e a lasciarsi “muovere da Lui”. Poi le torri del Duomo di Colonia che testimoniano la ricerca nei secoli di Dio. “Così come queste torri sono un segno nel mondo siate anche voi dei segni, delle pietre vive”. Infine la Croce: “Essa sia sempre per voi il segno di luce che seguite, accettando la vostra croce ed aiutando gli altri a portare la propria croce”. L’annuncio all’Angelus: la prossima Gmg in Australia“In questo momento, nel quale la presenza viva di Cristo risorto in mezzo a noi alimenta la fede e la speranza, sono lieto di annunciare che il prossimo incontro mondiale della gioventù avrà luogo a Sydney, in Australia, nel 2008. Affidiamo alla guida materna e premurosa di Maria Santissima il cammino futuro dei giovani del mondo intero”. Con queste parole Benedetto XVI all’Angelus, recitato oggi nella spianata di Marienfeld davanti ad oltre 800mila giovani accorsi per la messa finale della XX Giornata mondiale della gioventù ha annunciato il luogo e l’anno della prossima Gmg, la prima in Oceania. Immediata, dopo la notizia, la gioia dei giovani australiani (circa 2mila) che a Marienfeld hanno fatto sentire la loro voce. Mark Podesta, 25 anni da Sidney, è emozionato: “Siamo felici. Per la Chiesa cattolica australiana sarà un’esperienza rivitalizzante. Molti giovani stanno, infatti, lasciando le nostre parrocchie attratti da altre comunità. La Gmg sarà l’occasione per mostrare il volto giovane della nostra Chiesa”. In questa opera, il giovane confida molto nell’aiuto delle comunità cattoliche di immigrati, “specialmente italiane e irlandesi che con la loro grande devozione e tradizione religiosa potranno dare un contributo notevole”. “Certo – conclude – Sidney non è vicina ma noi confidiamo di poter abbracciare molti nostri fratelli che oggi sono qui a Colonia e altri che sono rimasti a casa”. Lo striscione: “Joseph come Karol”“Joseph come Karol”, “Affacciati alla finestra Giovanni Paolo”. Questi alcuni degli striscioni issati dai ragazzi sulla spianata di Marienfeld dove Benedetto XVI ha recitato la preghiera dell’Angelus. Il passaggio di consegne tra i due Pontefici e la volontà di Benedetto XVI di proseguire sulla strada aperta da Wojtyla vengono riconosciute così dai giovani partecipanti alla Gmg che l’hanno ribattezzato “dei due Papi”. Anche la scelta del tema e del luogo dell’evento fatti da Giovanni Paolo II, sono stati confermati da Benedetto XVI che ha fatto suo l’impegno preso dal predecessore.