Lettere in redazione
La memoria storica e i rischi dell’assuefazione
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La Regione Toscana dal 2001 ad oggi ha proposto ai docenti e studenti, occasioni di approfondimento sui temi storici legati allo sterminio ed alle persecuzioni degli ebrei e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Nella convinzione che il Giorno della Memoria, istituto con la legge n. 211 del 20 luglio 2000, debba andare oltre lo spazio dell’ufficialità commemorativa e favorire una memoria storica consapevole non sempre promossa dall’Amministrazione scolastica statale. Già Primo Levi sosteneva che «comprendere è possibile, [ma] conoscere è necessario perché ciò che è accaduto può ritornare. Le coscienze possono nuovamente essere sedotta ed oscurate: anche le nostre».