Cinquant’anni. Fa effetto parlare di un lasso temporale così esteso, in un’epoca che brucia legami ed emozioni in un attimo. Il coro «La Martinella» invece dal 1970 è testimone di solide relazioni e fini competenze musicali, che gli permettono quest’anno di festeggiare il cinquantesimo anniversario. Il coro nasce all’interno del Club alpino italiano e, solo inizialmente, all’Associazione nazionale Alpini, fondato da Claudio Malcapi. «Il motivo che ha portato alla fondazione del coro – esordisce Saverio Lastrucci responsabile del rapporto con le istituzioni – era quello di condividere in amicizia la grande passione per la musica». I membri iniziali da subito vogliono testimoniare una stretta affinità con Firenze, da qui la scelta del nome che prende spunto dalla celebre campana della Martinella che suona per annunciare alla città eventi e commemorazioni, come la liberazione dai nazisti l’11 agosto del 1944. È un coro formato da soli uomini e si suddivide in quattro voci: due tenorili, una baritonale e un basso. Il repertorio che caratterizza il gruppo include canti classici di montagna e canti popolari. Da un semplice progetto amicale, il coro assume sempre più un profilo professionale. «Claudio Malcapi, direttore del coro fino al 1989 ha avuto un ruolo determinante nell’evoluzione di questo progetto – prosegue Lastrucci – Nel 1978 infatti viene pubblicata la prima raccolta composta di 12 canti toscani “Dall’Arno all’Appennino”, a testimonianza dello stretto rapporto con Firenze». La raccolta, presentata da Piero Bargellini, «fu una vera svolta per noi» spiega Lastrucci. Nello stesso anno è da annotare la prima trasferta della corale, presso Mesero in provincia di Milano, ospite del coro «La Vallata». Nel 1981 il coro, visto il crescere della sua importanza, si dà una struttura gerarchica. Il primo presidente è Diego Morneschi. Nello stesso anno escono altre due raccolte: «Peschi Fiorenti» e «Canzoni Toscane». Sotto la guida di Fabio Azzaroli, in carica fino al 2002, vengono pubblicati la musicassetta «Maremma Amara» e il Cd «Storie». La direzione artistica del successore di Azzaroli, Ettore Varacalli, favorisce la nascita del Cd «Armonie di Vita» presentato ai concerti natalizi del 2004. A lui va riconosciuto l’inserimento dell’ottetto per esaltare le qualità dei coristi. Nel 2006, sempre a Natale, gli appassionati possono godere della raccolta «Giovanottino». Nascono poi due album per celebrare due importanti date: «Quarantanni Insieme» nato nel 2010 per festeggiare il quarantesimo anniversario del coro e «La Nostra Voce» del 2015 in occasione del 100° congresso nazionale del Club alpino italiano, svoltosi a Firenze. Sono tutti grandi successi quelli ora elencati, che contribuiscono a consolidare la realtà del coro sia in ambito nazionale sia internazionale. «Il nostro continuo aggiornarci – spiega Lastrucci – ci ha permesso di esibirci in sedi importanti; solo per citarne alcune, posso elencare il salone de’ 500 a Firenze, il teatro Regio e la Certosa di Parma, l’auditorium Rai di Torino. In più possiamo vantare collaborazioni con cori di Croazia, Belgio, Francia e Irlanda». A rendere onore all’attività del coro arriva nel 2011 un importante riconoscimento da parte del ministero dei Beni Culturali quale «coro d’interesse nazionale». «La nostra storia – sottolinea ancora Lastrucci – narra di 250 persone, 45 membri attivi, 700 concerti, 3000 prove e 8000 canti eseguiti». Dati che suggerirebbero una celebrazione solenne dell’anniversario. «Purtroppo a causa della pandemia in corso – conclude – siamo costretti a rivedere i progetti iniziali. Tuttavia, terremo un concerto in cui esibiremo il canto toscano, popolare della guerra (per esorcizzarla!) e della montagna. Estendiamo l’invito a tutta la cittadinanza di Firenze». Appuntamento sabato 24 ottobre alle 17 nel Giardino dell’Orticoltura, in via Bolognese. L’ingresso sarà libero fino a esaurimento della capienza massima.