Per un’intera settimana la comunità parrocchiale di Cascina ha ospitato un’immagine della Madonna venerata e custodita a Fatima dai Servi del Cuore Immacolato di Maria. E per sette giorni il cuore della città ha battuto in sincronia con le campane della chiesa che ricordavano il culto di Maria richiamando i fedeli ai numerosi appuntamenti previsti per questo evento. La giornata iniziava puntualmente alle sette e quarantacinque con la visita dei ragazzi delle scuole all’immagine della Madonna. Poi le lodi, il rosario e le adorazioni eucaristiche scandivano il passare delle ore fino al pomeriggio, momento dedicato soprattutto alla celebrazione dell’eucaristia e agli incontri di riflessione. Destinatari privilegiati: i bambini delle elementari, con i ragazzi delle scuole medie, con i giovani ed i diversamente abili e con i gruppi di volontariato. L’ultimo appuntamento era alla sera con la celebrazione eucaristica solenne.Dall’altare si sono sentite le parole dell’arcivescovo Alessandro Plotti, del vescovo di San Miniato Fausto Tardelli, del vicario generale della diocesi di Livorno Paolo Razzauti, dei canonici del Duomo Luigi Gabbriellini, Giuseppe Guerri e Giorgio Beconcini. E poi dei sacerdoti Mario Stefanini, proposto a San Piero a grado, Roberto Federighi, parroco di San ranieri al Cep, Ettore Carugi, arciprete di San Pietro in Palazzi, Giampaolo Manzin, pievano di San Giovanni alla Vena, Ernesto Testi, arciprete di Casciana Terme e di Roberto Fontana, pievano di Calcinaia. «È stata un’esperienza meravigliosa ed insieme sorprendente – ha commentato il parroco e vicario zonale don Paolo Paoletti – per la grandissima partecipazione dei fedeli. Il piano di Pisa ha sempre avuto una fede ben radicata ma la risposta che abbiamo registrato è andata ben oltre le aspettative». Ma quali erano le aspettative e quale il senso di questa settimana con l’immagine della Vergine di Fatima? «C’era la precisa volontà – spiega don Paolo Paoletti – di potenziare il momento della preghiera insieme a Maria, per accogliere, come lei ed attraverso di lei, la Parola di Dio e incontrare suo figlio Gesù nei sacramenti della penitenza e dell’eucaristia». Del resto i messaggi consegnati dalla Madonna ai pastorelli di Fatima vogliono aiutarci proprio in questo: a mettere sempre più al centro della nostra vita cristiana la preghiera, in particolare la pratica del rosario; invitandoci altresì alla conversione e a vivere con generosità e impegno la nostra vocazione battesimale. Confermazione del battesimo e conversione sono stati due momenti centrali di questi ultimi giorni a Cascina. Al dono dello Spirito Santo «per vivere una nuova Pentecoste» era infatti dedicata la giornata di domenica 14, quando l’arcivescovo Alessandro Plotti ha conferito il sacramento della confermazione ad un gruppo di giovani della parrocchia. «Ma la vera sorpresa – ha continuato don Paoletti – è arrivata con le numerose conversioni, con le insperate testimonianze di fede di chi in chiesa non viene mai». Una signora si è commossa quando, incredula, ha visto suo marito avvicinarsi di nuovo all’altare – per comunicarsi – dopo quarant’anni. Alcuni giovani tossicodipendenti si sono affidati, proprio in questi giorni, alle strutture della parrocchia per avere consigli, cercando una guida che – come ha ricordato Alessandro Plotti commentando il passaggio delle nozze di Cana – potesse aiutarli «a trasformare la povertà dell’acqua in vino pregiato». E ancora, molte coppie hanno cercato di affrontare i loro problemi affidandosi fiduciosi al Cuore immacolato di Maria e partecipando attivamente agli incontri a loro dedicati. «Adesso – ha concluso Paolo Paoletti – vogliamo continuare in questo percorso. Attraverso la figura di Maria vogliamo esaltare gli aspetti della vita cristiana: l’ascolto, la carità, la preghiera, la comunione ecclesiale e la testimonianza».