Cultura & Società
La «Madonna col bambino» di Della Robbia dal Santa Maria Nuova di Firenze al Museo nazionale di Cracovia
Nei giorni scorsi – seguite dalla referente aziendale del patrimonio storico e artistico dottoressa Marina Farina- si sono svolte tutte le delicate operazioni per il trasferimento: smontaggio e messa in sicurezza dell’opera di terracotta invetriata che è protetta da una teca di vetro e collocata nello storico ospedale –il più antico del mondo- dove ha sede la direzione generale dell’AUSL Toscana centro.
La mostra dove sarà esposta l’opera è organizzata in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù, del Pontificio Consiglio per i laici.
Da Cracovia si trasferirà poi in in Italia, a Senigallia, presso il Palazzo del Duca, dal 29 ottobre 2016 al 29 gennaio 2017. Si tratta di uno dei maggiori eventi culturali a chiusura dell’anno giubilare.
L’evento evidenzia la devozione del popolo cristiano per Maria che ha trovato espressione nelle opere dei maggiori artisti, sia in Oriente che in Occidente, partendo dall’invocazione della Vergine sotto il titolo di Madre della Misericordia. E’ in questo contesto che è stata richiesta la collaborazione di Santa Maria Nuova per l’evento espositivo con il prestito della “Madonna col Bambino”. Sono previste anche esposizioni di opere dei maggiori artisti europei, in particolare tra gli italiani, le opere di Michelangelo Buonarroti, Mantegna, Correggio, Tiziano Vecellio, Annibale Carracci, Beato Angelico, Raffaello, Andrea della Robbia e altri celeberrimi artisti.
L’evento è collegato alla XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, che quest’anno si terrà a Cracovia dal 26 al 31 luglio, dedicata al tema “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”. La giornata, istituita dal 1993 da Papa Giovanni Paolo II , è collegata, come ogni anno, con un importante evento espositivo che precede ed accompagna il grande incontro annuale con i giovani di tutto il mondo.
La mostra rappresenta, un filiale omaggio alla Theotòkos (Madre di Dio), venerata in Oriente ed Occidente dal popolo cristiano, oltre ad una occasione per avvicinarsi ad un tema iconografico suggestivo, che costituisce un piccolo spaccato dell’immenso deposito di fede e di arte accumulato nel corso de secoli, patrimonio non solo del popolo cristiano ma di tutta l’umanità.