Pisa

La lettera del vescovo

Carissimi giovani «maturandi»,in prossimità dei 100 giorni dagli Esami di Maturità desidero rivolgervi il mio saluto cordiale ed esprimervi la vicinanza mia e della nostra Chiesa pisana nel momento in cui si compie anche per voi un ciclo fondamentale della vita: la conclusione della Scuola Media Superiore e l’ingresso nel mondo del lavoro o degli Studi universitari.Tappa fondamentale perché il vostro cammino ulteriore esige scelte esigenti e per certi aspetti quasi irreversibili: non si tratta più d’ora in avanti, anche per chi continuerà negli studi, semplicemente di «andare a scuola», ma di «entrare» e spesso in maniera davvero determinante in un alveo di vita che potrà segnare definitivamente la vostra esistenza.Per questo è importante affidare questo tempo di scelte alla materna intercessione della Vergine Maria che invochiamo sotto il titolo di «Madonna di Sotto gli Organi» che è venerata nel nostro Duomo e di guardare a Gesù come al modello della autentica maturità alla quale tutti siamo chiamati. So che nel 100° giorno dagli Esami è tradizione passare da piazza del Duomo per girare intorno al Battistero e magari, cosa assai più difficile, per le misure di sicurezza che vengono poste in atto, andare a toccare la lucertola con due code sul portale maggiore della Cattedrale.Il mio invito è ad entrare in Cattedrale dove alle ore 10, dopo aver ascoltato la Parola di Dio, invocherò la benedizione del Signore su tutti i presenti. Sicuramente l’affidamento al Signore e alla Madonna potrà valere molto di più di certi riti scaramantici, assai lontani dal vero senso della piena maturità che ogni persona è chiamata a raggiungere.Maturità umana; maturità spirituale; maturità di fede, di conoscenza e di scienza; maturità nelle relazioni interpersonali e comunitarie; maturità nell’amore e nel dono di sé a Dio e ai fratelli; maturità negli affetti e nei sentimenti: sfaccettature diverse dell’unica pienezza di vita che è la maturità che possiamo imparare a vivere cercando di assomigliare sempre più alla piena statura di Cristo Signore.Questa è la maturità che auspico con affetto per tutti e che invoco dal Signore per ciascuno di voi come dono meraviglioso, ricco di gioia e portatore di felicità vera.Con un abbraccio cordiale+ Giovanni Paolo, arcivescovo