Vita Chiesa
La Gmg di chi è rimasto in Toscana
A Sydney sono andati almeno in 300 dalla Toscana, ma molti di più sono stati i giovani che hanno seguito i due giorni clou della Gmg 2008, con dirette tv (della veglia e della Messa conclusiva) e tante altre iniziative. Ecco una panoramica di questi appuntamenti toscani, da Monte Senario a Castiglion della Pescaia, dal tour itinerante dei fiesolani alla festa a Marina di Pisa.
Giornata dedicata alla catechesi e alla formazione quella di sabato, con le parole di don Stefano Manetti, rettore del Seminario Arcivescovile di Firenze, che ha spiegato il ruolo dello Spirito nella vita di fede e di come la potenza dello Spirito agisca sempre con grande discrezione ma con altrettanta efficacia nell’esistenza di ciascuno. Tutti riuniti poi per seguire in diretta la Veglia presieduta da Benedetto XVI, un momento di forte comunione con chi si è recato dall’altra parte del mondo grazie al collegamento satellitare. Il pomeriggio è stato incentrato ancora una volta sulla riflessione di quanto lo Spirito si presente nella vita di tutti i giorni: laboratori teatrali e artistici e un percorso lungo i sentieri attorno al Monte per pensare e dialogare intorno allo Spirito Santo. Spazio alla festa e alla musica con il grande spettacolo che è andato in scena dopo cena: un coro gospel e altri gruppi hanno animato la serata, intervallandosi tra momenti intensi di testimonianza, come quella di don Francesco Guarguaglini, missionario per dieci anni in Ciad.
A mezzanotte le «Fontane di Luce» hanno illuminato Monte Senario. Riconciliazione, Adorazione Eucaristica, diretta con Sydney per la Messa finale, salvaguardia del creato, solidarietà e volontariato, vocazione, il ruolo di Maria nella nostra vita sono stati i temi affrontati nei vari punti disposti attorno al Santuario. I giovani hanno risposto con slancio a questa iniziativa, rimanendo alzati fino a tarda notte. Celebrazione Eucaristica conclusiva la domenica mattina, con il cardinale Antonelli che ha ricordato a tutti quanti l’impegno per una vita sotto lo sguardo dello Spirito Santo. Appuntamento per tutti a Madrid nel 2011. Nel mezzo tre anni intensi in cui essere veri testimoni dell’amore di Dio.Jacopo Masini
Il tutto è iniziato con il ritrovo dei giovani alla chiesa di S. Maria Goretti, momento di preghiera e partenza in fiaccolata dal piano su per le vie del borgo, fino a Piazza Solti. Che chiamarla piazza è un peccato, di tratta in realtà di una vera e propria, ampia, terrazza naturale sul golfo, con ai piedi la Castiglione estiva e più in là le luci di Marina di Grosseto e della stessa città capoluogo della Maremma. I figli di Nomadelfia hanno offerto le prime coreografie e le prime rappresentazioni, anzi hanno offerto la prima delle «Serate di Nomadelfia», che si accingono a portare in giro per l’Italia. Coreografie intramezzate da un documentario sulla città dove la fraternità è legge e da una testimonianza di Franceco, il presidente della comunità. È il Vangelo in piazza, così come aveva ordinato loro don Zeno fin dal 1966.
Poi la testimonianza di Claudia Koll, che ha veramente scosso l’uditorio, con la sua confessione spontanea, semplice e grande al tempo stesso, alla portata del cuore e dell’anima di tutti, giovani e meno.
Musica scatenata della Wenghhouse Band e dei Custos, moderata solo un attimo dalle riflessioni, pacate e profonde, di mons. Cetoloni. A mezzanotte, la fine; ma solo della prima parte. Perché da allora terminava la festa e cominciava la veglia. E mentre nella vicina chiesa di S. Maria del Giglio aveva luogo l’adorazione eucaristica, fino all’alba, in Piazza Solti si piantavano le «Fontane di luce», spazzi fortemente illuminati nella penombra della grande piazza-terrazza, dove si formavano capannelli, proprio come un tempo alle fontane del villaggio, per parlare con esperti e con giovani testimoni, o con sacerdoti, di mille problemi, riconducibili a tre tematiche fondamentali: la famiglia, la vocazione, la riconciliazione. Una serata e una notte, che molti stenteranno davvero a dimenticare.
Affrico Dondolini
La domenica mattina dopo le lodi i giovani hanno potuto ascoltare alcune testimonianze di vita di giovani cristiani: una suora delle sorelle di S. Gemma, una ragazza dell’ufficio missionario, i seminaristi di Lucca e una coppia di sposi.
Sabato mattina, nella chiesa e nell’oratorio della parrocchia di S. Maria ausiliatrice, appuntamento con l’arcivescovo di Pisa, che nella sua catechesi ha parlato di cosa significhi vivere una vita spirituale. Una catechesi interiorizzata e divenuta, nel pomeriggio, oggetto di un nuovo incontro con l’arcivescovo: si è parlato di solitudine, della difficoltà di vivere il Vangelo nel quotidiano, di come mettere Dio al centro delle scelte, della dicotomia (spesso solo apparente) fra volontà e cuore, del desiderio di essere ascoltati e aiutati nel non facile cammino della vita.
Carmelo Impera e i suoi colleghi di «Mondo giovani» si sono trasferiti col popolo pisano della Gmg, in piazza delle Baleari, e qui hanno animato una festa che ha coinvolto centinaia di villeggianti. Vicino al palco è stata issata la croce della Gmg. Una croce ha osservato l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto che unisce Pisa e Sidney, perché ci ricorda la presenza di Gesù, che dà senso ad ogni altra cosa, non impedisce il bello, ma anzi chiede di essere noi stessi. Nella seconda parte della serata sono saliti sul palco, invece, i comici di Zelig: i Pari e Dispari, Katia e Valeria, Piero Basso e Diego Parasole ed altri, con le loro battute e i personaggi più noti, hanno dato un tocco di ironia alla serata. Di ritorno all’oratorio della chiesa, i ragazzi hanno assistito (in differita) alla veglia presieduta da Benedetto XVI a Sidney.
Alla domenica, trasferta alla basilica di San Piero a Grado, accompagnati nella visita dal teologo don Severino Dianich. Poi hanno sperimentato il calore dei sanpieresi che hanno offerto loro una gustosa colazione. Di nuovo a Marina di Pisa, per una celebrazione penitenziale e la celebrazione eucaristica conclusiva, presieduta dall’arcivescovo.
Il vescovo di Pistoia, mons. Mansueto Bianchi, poi ci ha fatto volare con una bellissima catechesi sul Salmo 8, invitando i giovani a puntare in alto, a guardare in alto e guardare dentro, a non accontentarsi di cose che contano poco, che valgono poco, che danno poco, che sono poco. La serata di sabato sera in piazza Duomo, a Pistoia, ha coinvolto tantissime persone. Ci sono venuti a trovare anche i giovani della Diocesi di Prato, un bel dono e un bel segno di comunione. Lo spettacolo musicale, le testimonianze, la Cattedrale aperta con le fontane di luce hanno parlato al cuore della gente e dei giovani.
In un mondo frastornante di parole e di messaggi, abbiamo cercato di far udire ai giovani iscritti e a tutti quanti ci sono venuti a trovare la voce di Dio. Abbiamo cercato di dire che le cose che contano nella vita sono poche, e se non siamo capaci di individuarle e di sceglierle ci prepariamo l’infelicità, la sensazione di svanire, di essere inutili.