Vita Chiesa
La Gioventù francescana in missione in Versilia
La scelta stavolta è caduta su Viareggio e sulla Toscana. Alle fraternità toscane sono stati affidati tutti gli aspetti riguardanti la logistica. Si stanno ancora sistemando con il patrocinio della Provincia di Lucca e del Comune di Viareggio le ultime cose per l’accoglienza nelle famiglie e nelle strutture pubbliche dei missionari e si stanno ancora raccogliendo le ultime adesioni da parte dei bagni e dei pub in cui i missionari andranno a portare il loro «annuncio». Il Convento Sant’Antonio di Viareggio servirà da base logistica per le varie necessità di carattere organizzativo.
Il tema della missione «Datti un’opportunità» è un invito a non perdere questa nuova occasione di fraternità e di annuncio offerta a tutti coloro che parteciperanno attivamente alla missione. Nello stesso tempo è un invito a tutti coloro che saranno avvicinati dai missionari a lasciarsi stimolare e incuriosire dalla Parola di Dio che i missionari offriranno come messaggio e augurio. Un annuncio che non trascurerà le piazze viareggine. I missionari dopo il pomeriggio passato sulle spiagge andranno nelle piazze e nei locali a portare la loro esperienza di fede animando le serate con musica, balli, testimonianze e un’ adorazione eucaristica a cielo aperto. La missione non è solo annuncio ai giovani. Non vengono mai trascurati i luoghi di povertà presenti sul territorio. È consuetudine la presenza della Gifra in carcere. Quest’anno un gruppo di missionari opererà al carcere di Lucca e in altri luoghi di povertà.
Una corsa contro il tempo insomma. «Come tutte le altre volte», ci confida Serena. Le fraternità toscane sono state incaricate di organizzare tutti gli aspetti riguardanti la logistica. Un bel da fare, ma alla fine è esperienza comune di tutti coloro che si buttano dell’organizzazione di queste esperienze di vita evangelica che tutto «casualmente» torni a pennello. È questo entusiasmo che regge le macchine organizzative di questo tipo. Una missione come una piccola GMG. Le «basi chimiche» di queste esperienze sono proprio le stesse. Occasioni di vita e di esperienza del Verbo eterno da vivere sgranellando un Rosario lungo la battigia o prima di un torneo di beach volley. Un messaggio universale da portare nei posti più impensabili, fino agli scantinati dei pub. I cristiani sanno amare e divertirsi. Sanno leggere la storia con gli occhi di che ci passa attraverso per fecondarla con umiltà e serenità. Come questi ragazzi, come tutti coloro che orientano la loro vita all’annuncio.