“La forma nel legno. Sei modi di interpretare il legno da parte di sei stazzemesi”: questo il titolo e il tema della mostra allestita fino al 22 novembre (con orario 17,00-19,00, dal venedì alla domenica) presso il Palazzo della Cultura del Comune di Stazzema situato a Cardoso, il paese più duramente colpito dall’alluvione che nel 1996 sconvolse l’Alta Versilia. Un’esposizione semplice ma molto significativa, anche per la presenza di alcune opere di don Cosimo Silicani, figura di sacerdote ben nota nella zona, nonostante siano trascorsi ormai oltre settant’anni dalla scomparsa, per essere stato l’infaticabile e poliedrico parroco di Col di Favilla, la lontana frazione, oggi disabitata, che si poteva raggiungere solo a piedi. Di rilievo, inoltre, la presenza di lavori di due “ospiti” non stazzemesi, il viareggino ultracentenario Giorgio Michetti e il seravezzino Cesare Raffi.Per una popolazione montana come quella stazzemese, il legno costituiva non solo un bene primario per il ruolo che aveva – e che ha ancora oggi – nel riscaldamento delle case, ma anche il materiale base per la fabbricazione di mobili e oggetti di uso quotidiano: un artigianato diffuso che per alcuni poteva sfociare in una vera e propria forma d’arte, come testimoniano le opere esposte.L’allestimento, realizzato con il coordinamento generale dell’assessore comunale alla Cultura e Innovazione Serena Vincenti, è stato curato in particolare da Sara Dario e Francesco Felici, che lo presentano in questo video.