Cultura & Società
La fiorentina Antonella Giachetti riconfermata alla guida delle imprenditrici e donne dirigenti d’azienda fino al 2026
Giachetti, già presidente della delegazione Toscana, aveva ricevuto la carica al vertice per la prima volta nel novembre 2020. Oltre a svolgere dagli anni Ottanta la professione di dottore commercialista, ricopre la carica di consigliere di amministrazione in 7 società, di Presidente del collegio sindacale in 4, di Sindaco effettivo in 2.
Nella stessa assemblea Aidda ha deliberato la sua iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e la assunzione della personalità giuridica, una svolta importante per l’Associazione.
“Ringrazio tutta l’Associazione per avermi di nuovo scelto come presidente di quella che credo che sia una realtà sempre più importante e soprattutto necessaria per il nostro Paese – dice Antonella Giachetti dopo la nuova nomina – Aidda è un’associazione apartitica e rappresentativa di donne impegnate in imprese e professioni di dimensioni e aree merceologiche trasversali, un’importante dimensione intermedia tra le persone e il mondo politico dove si possono svolgere confronti, riflessioni, analisi da cui possono scaturire suggerimenti e istanze della società civile”.
“Le sfide che si presentano oggi sono molto complesse – continua Giachetti – e possono trovare soluzione solo con l’apporto di ogni parte della società. In questo scenario di sfide appare oggi più che mai indispensabile portare avanti una effettiva trasformazione del paradigma di pensiero della nostra società che induca una maggiore parità di genere nel mercato del lavoro, dando risalto alle donne che hanno il coraggio di avviare imprese e spingendo la politica affinché le supporti con i giusti strumenti, tanto nelle fasi iniziali di avvio, quanto nei momenti di crisi”.
“In questo scenario – conclude la presidente nazionale di Aidda – crediamo che ora sia indispensabile che si sviluppi sempre di più una solida strategia comunitaria di sviluppo e protezione dell’industria europea garantendo le specificità delle produzioni e delle eccellenze dei singoli Paesi appartenenti e garantendo conseguentemente le aziende del made in Italy, troppo spesso lasciate sole nei momenti di crisi”.