Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La festa dei popoli a Sant’Agostino.

Quattro figure stilizzate si muovono all’unisono. Come a dire che le differenze sono una realtà ma possono convivere senza problemi. E’ ormai consolidato il simbolo della «Festa dei popoli», il tradizionale incontro per avvicinare le «genti» che hanno origini diverse ma vivono fianco a fianco nella stessa città. Una scommessa che ad Arezzo si ripete da qualche anno e che viene rilanciata ogni primavera con la kermesse destinata a far conoscere nazionalità e costumi troppo spesso osservati con occhio critico. E’ la sfida della «Festa dei popoli» che torna in piazza Sant’Agonstino domenica 18 maggio. Ad organizzare l’iniziativa la fondazione Migrantes di Arezzo diretta da don Angelo Chiasserini e la Caritas diocesana guidata da suor Rosalba Sacchi. Al loro fianco il comune di Arezzo e la Provincia insieme alle comunità presenti in città. La festa comincerà alle 15 con l’apertura degli stand organizzati dalle varie comunità etniche a due passi dalla chiesa. Alle 16.30 è in programma lo spettacolo multietnico in cui i diversi popoli si presenteranno sul palcoscenico. In contemporanea si svolgeranno alcuni giochi popolari tra i rappresentanti delle numerose nazionalità. Alle 17 si alzerà il sipario sulla grande cucina multietnica che proporrà i piatti tipici dei vari popoli. Alle 19 sono previsti i saluti finali. Anche quest’anno l’impostazione dell’iniziativa privilegerà l’autonomia espressiva delle comunità di immigrati che avranno la possibilità di farsi conoscere.