Livorno

La famiglia: fondamento del futuro

Settimana Sociale dei cattolici italiani a Torino: «un servizio al dibattito culturale in corso nel nostro Paese, aperto al contributo di tutti gli uomini pensosi, capaci di farsi interrogare dalla famiglia, che non è un’ invenzione stagionale, e come tale soggetta a cicliche ridefinizioni. Essa richiede di essere sempre di nuovo compresa nella sua architettura essenziale» (Bagnasco).Contributi, riflessioni, preghiera e momenti di festa in Piazza Castello con le famiglie, i bambini e i giovani sul tema: “La famiglia, speranza e futuro per la società italiana”. Torino, città dei Santi, ha benevolmente accolto i  1300 delegati dalle diocesi di tutta Italia che hanno contribuito al tema proposto con oltre 500 interventi (con 3 minuti di tempo ciascuno per indicare proposte concrete) suddivisi in 8 commissioni tematiche sui temi dell’educazione, della scuola, del lavoro, dell’immigrazione, della pressione fiscale, del welfare, della custodia del creato e dell’abitare la città. Di questi  giorni conserveremo la passione, la dedizione e il clima di fraternità che si è respirato. Con piacere ho mandato al nuovo blog diocesano «La Settimana tutti i giorni», quasi in tempo reale, utilizzando i nuovi strumenti di comunicazione, aggiornamenti in pillole sulle giornate. Cercando di cogliere quello che emergeva dall’impegno costante di partecipazione attiva dei delegati. Una fatica di sintesi che mi ha quasi obbligato a trovare forme diverse di linguaggio e questo modesto impegno, comunque,  è stato premiato dal ricevere,  personalmente, un  maggiore aiuto a pensare, ad andare a fondo delle questioni, grazie anche a un  metodo di lavoro chiaro e positivo, che ci era stato indicato, fondato su tre verbi: ascoltare, confrontare e proporre. La proposta come obiettivo, come centro nevralgico per offrire risposte concrete e serie alla famiglia, a tutti noi, credenti e non credenti.Anche il premier Letta ha voluto esserci per riconoscere quanto fatto concretamente dalle diocesi per aiutare le famiglie in difficoltà e osservare che “la famiglia esce dalla crisi pesantemente affaticata” e i 1300 cattolici italiani lo hanno a lungo applaudito per questa sua vicinanza e in particolare perché ha  ribadito l’impegno del Governo a mantenere e sviluppare politiche di welfare in particolare per le giovani coppie con agevolazioni per mutui e affitti dal momento che la casa, ha sottolineato, rimane una questione prioritaria. E inoltre ha evidenziato l’esigenza di dare risposte affinché il Paese riprenda una dinamica demografica diversa. Per questo c’è bisogno di fiducia. “Solo se c’è fiducia questo Paese si salverà” ha detto, in modo incisivo, Enrico Letta. Del resto investire sulla famiglia rimane l’unica vera alternativa alla crisi a parere del Cardinal Bagnasco: la famiglia è “l’antidoto alla stessa crisi, l’unica alternativa praticabile ad una esasperazione dell’individuo, la cui pesantezza è diventata insostenibile sotto l’imperativo di un’autonomia rivelatasi ben presto ingenua e cinica allo stesso tempo”.Il tema è complesso e richiede la cooperazione e la partecipazione attiva di tanti altri uomini e donne pensosi che a partire dalle comunità locali sappiano coltivare e far fruttificare quanto scaturito a Torino. “Coraggio avanti su questa strada della famiglia!” ha esortato Papa Francesco nel saluto all’Angelus: “Mi rallegro per il grande impegno che c’è nella Chiesa in Italia con le famiglie e per le famiglie e che è un forte stimolo per le istituzioni e per il Paese”.