Sono passati ormai 25 anni dal ripristino, nella nostra diocesi, del diaconato permanente. L’allora Vescovo, monsignor Teleforo Cioli, scelse e formò personalmente i primi tre diaconi, Elvio Bellanti, Franco Ristori e Giovanni Nocentini, dando corso alle riforme volute dal Concilio Vaticano II. Per sottolineare l’importanza di questa ricorrenza ed evitare che passasse sotto silenzio, il nostro Vescovo, lo scorso 7 agosto, in occasione della festa del patrono della diocesi, San Donato, durante la S.Messa celebrata mediante il rito stazionale, ha ammesso quattro candidati all’ordine sacro del diaconato permanente, conferendo, così, una particolare solennità a questo avvenimento.Il rito stazionale è quello che più di tutti esprime la natura ministeriale della Chiesa, perché il Vescovo celebra solennemente, circondato dai presbiteri, dai diaconi, dagli accoliti, dai lettori, in presenza di tutti i ministeri ordinati e non. Secondo l’ecclesiologia conciliare, la ministerialità trova il suo culmine nel servizio liturgico, senza esaurirsi in esso, perché tutti i ministeri della Chiesa sono al servizio del popolo di Dio per disporlo a partecipare fruttuosamente ai sacri misteri, affinché la grazia dei sacramenti porti i suoi frutti nella vita dei fedeli. È dunque molto appropriato che la candidatura degli aspiranti diaconi si sia svolta durante questo rito.Nel corso della solenne liturgia i quattro candidati, Giovanni Cincinelli, Angelo Primavera, Antonio Traditi e Amelio Ulivi, previo consenso delle rispettive consorti, hanno manifestato la loro volontà di offrirsi alla Chiesa per esercitare l’ordine sacro del diaconato. La Chiesa, accogliendo la domanda, li ha scelti e chiamati alla formazione per il ministero ordinato ed in forza di tale chiamata ecclesiale si impegna ad aiutare i candidati a coltivare la propria vocazione.Giovanni Cincinelli è sposato e ha tre figli. Bancario in pensione, dopo una vita dedicata agli scout è entrato nel Cammino Neocatecumenale. Dal 2001 insieme ad altre coppie esercita il servizio pastorale e liturgico a Sant’Agata alle Terrine e a Pian di Usciano, nei dintorni di Palazzo del Pero. Anche Angelo Primavera è sposato e ha tre figli. Informatico, ha aderito all’esperienza del Cammino Neocatecumenale. Anche lui dal 2001 come ed insieme a Giovanni Cincinelli ed altri esercita il servizio pastorale e liturgico a Sant’Agata alle Terrine e a Pian di Usciano. Antonio Traditi è sposato e ha una figlia che lo ha reso già nonno. Poliziotto della Stradale in pensione, ricorda fra le sue esperienze lavorative più toccanti la scorta a Giovanni Paolo II durante la sua visita al santuario di Montenero. Per molti anni, nella parrocchia di San Donato, ha collaborato con la Caritas. Oggi la sua missione è soprattutto quella di portare l’Eucarestia e cristiano conforto a chi, ormai anziano, è impossibilitato a muoversi. Amelio Ulivi è sposato, ha due figli ed è nonno di due nipotini. Rappresentante orafo in pensione, è catechista e membro del consiglio pastorale della parrocchia di San Marco dove svolge anche il suo servizio liturgico collaborando con il parroco. Come si vede sono persone mature, che hanno sviluppato la loro vocazione all’ordine sacro del diaconato con esperienze di vita e di fede molto diverse, ma tutte orientate all’ascolto della chiamata che il Signore ha fatto loro.