Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La diocesi progetta il nuovo anno pastorale.

«Una Chiesa viva e in grande fermento». Con queste parole monsignor Giovacchino Dallara, vicario generale, ha dato il benvenuto ai responsabili degli uffici pastorali diocesani, riunitisi mercoledì 18 giugno a Cenina. Un’occasione per fare il punto sull’anno pastorale che si sta chiudendo e per iniziare a guardare al futuro. Un momento per aprire le porte dei diversi uffici e mostrare quello che concretamente la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ha messo in campo, partendo dal tema proposto lo scorso anno dal Vescovo monsignor Gualtiero Bassetti: «Vivere il battesimo per rendere visibile il “sì” della fede».

Il lavoro L’ufficio per la pastorale sociale e del lavoro quest’anno ha concentrato le proprie energie partendo da una precisa riflessione: «Come possiamo vivere concretamente ogni giorno il nostro battesimo, nei luoghi in cui ci troviamo, nei nostri posti di lavoro?». A questo interrogativo l’ufficio guidato da padre Antonio Airò ha risposto innanzitutto con la formazione proponendo dei corsi presso l’Istituto superiore di Scienze religiose di Arezzo con il quale è stato organizzato un ciclo sulla dottrina sociale della Chiesa. È proseguito poi il cammino dell’associazione «Da cristiani in politica» nata nel 2006 e oggi guidata da dieci laici che hanno rappresentato la diocesi alla settimana sociale di Pistoia. Le vocazioni Il Centro diocesano per le vocazioni, il cui responsabile è don Zeno Bellamoli, sta puntando molto sulla collaborazione con il Centro per la pastorale giovanile organizzando un’equipe di persone per riflettere e sensibilizzare tutte le realtà diocesane sul tema vocazionale. Su questa strada proseguirà il lavoro dei prossimi mesi, con la possibilità di organizzare una serie di incontri in seminario, dedicati alle vocazioni e in cui rendere partecipi i gruppi giovanili e le parrocchie. La famiglia «Il battesimo come dono nuziale». Su questo tema l’ufficio per la pastorale familiare, guidato da Fabrizio e Rita Cherubini, ha incentrato le proprie riflessioni con una serie d’incontri rivolti agli sposi. Grande successo poi per la tradizionale Festa diocesana della famiglia svoltasi a inizio Giugno e incentrata anch’essa sul battesimo. Importante anche l’incontro del Vescovo con separati, divorziati e risposati in episcopio. La catechesi «La formazione prima di tutto». Questa la priorità dell’ufficio catechistico guidato da don Francesco Sensini. Dopo il mandato ai catechisti in settembre, l’attenzione dell’ufficio è stata rivolta proprio alla preparazione, con corsi specifici rivolti sia ai più «adulti» che ai nuovi arrivati. La scuola Un «esercito» di 120 insegnanti di religione. Questo l’importante numero presentato a Cenina da Marco Bonci, direttore dell’ufficio scuola. Migliorare ancora la qualità, puntando sempre di più sulla specializzazione, è l’obiettivo da raggiungere nei prossimi mesi. L’incontro ecumenico Una serie di confronti ecumenici e interreligiosi: questo quanto proposto dall’ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, guidato da Luigi Spallacci. L’obiettivo è ora di coinvolgere in queste iniziative tutte le zone pastorali della diocesi. A fianco degli ultimi «In prima linea per promuovere la dignità delle persone e non l’assistenzialismo». In questa direzione la Caritas diocesana, diretta da suor Rosalba Sacchi, ha puntato su due questioni essenziali: la prima è stata la formazione, con l’avvio di un corso per operatori pastorali che mira ad animare alla carità nelle parrocchie; la seconda è stata un’azione concreta contro tutte le povertà, comprese le dipendenze. Dialogo tra i popoli «La crescente presenza di immigrati nelle nostre terre è una grande provocazione per la Chiesa». Così don Angelo Chiasserini, responsabile diocesano di «Migrantes» e neo coordinatore regionale, fa il punto della situazione sul ruolo svolto dal proprio ufficio. «Favorire una maggiore partecipazione di ogni comunità straniera anche attraverso un sacerdote di riferimento, che parli la stessa lingua e che provenga dalla stessa cultura» è l’obiettivo che si pone ora la diocesi. Liturgia e musica sacra Tra i principali risultati conseguiti quest’anno dall’ufficio per la liturgia e la musica sacra, diretto da don Antonio Corno, c’è il regolamento con i fotografi che operano durante le celebrazioni. L’ufficio si è fatto inoltre promotore di un corso di formazione al canto e alla musica liturgica a cui hanno partecipato più di duecento coristi, già si pensa alla nuova edizione. Le missioni Cresce l’interesse dei giovani per le missioni. Sempre più numerose, infatti, le richieste per partecipare ai progetti organizzati dall’ufficio missionario, guidato dal diacono Giovanni Nocentini. «Un interesse- hanno spiegato i responsabili dell’ufficio – che è anche richiesta di qualcosa di diverso rispetto a quanto viene vissuto dai ragazzi quotidianamente». La comunicazione Un polo unico dell’informazione, che porti sotto «un unico tetto» i mezzi di comunicazione diocesani: questo il progetto che verrà portato avanti nei prossimi mesi dall’ufficio per le comunicazioni sociali diretto da Massimo Rossi. Le sfide della pastorale giovanile Un intero anno con il pensiero a Sydney. È stata la preparazione all’importante appuntamento con la giornata mondiale della gioventù in Australia, che prenderà il via nelle prossime settimane, a catalizzare l’attenzione della pastorale giovanile diocesana in questo ultimo anno. 365 giorni caratterizzati dal cammino della «lampada», che nel suo percorso in tutte le zone pastorali, ha permesso di approfondire l’esperienza di condivisione e coordinamento tra le parrocchie della diocesi già sperimentato un anno prima con il «pellegrinaggio del Crocifisso». Per don Danilo Costantino, la pastorale giovanile dovrà continuare a proporre iniziative di questo tipo, in cui la nostra Chiesa si senta sempre più un’unica cosa. «L’errore che spesso si corre specialmente nella pastorale giovanile – ha spiegato don Danilo, durante l’incontro annuale degli uffici pastorali diocesani svoltosi a Cenina – è quella di essere eccessivamente frazionata per parrocchie o zone». Inoltre, il Centro di pastorale giovanile ha annunciato collaborazioni con l’ufficio scuola e con l’ufficio per la pastorale sociale e del lavoro.