E’ stata festa grande nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro per l’ordinazione diaconale di due seminaristi. Don Fabio Magini e don Francesco Capolupo sono stati ordinati lo scorso fine settimana dal Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, nella cattedrale di Arezzo. La data scelta per questo intenso momento di partecipazione ecclesiale non è stata casuale: la celebrazione, infatti, si è svolta alla vigilia dell’Epifania, in un duomo affollato.I due nuovi diacono sono in cammino verso il sacerdozio. Durante la S.Messa solenne sono stati presentati dal rettore del Seminario, don Zeno Bellamoli. Nel saluto che ha concluso la celebrazione – animata dalla corale di San Francesco di Sansepolcro – il Vescovo ha posto l’accento sulla famiglia che ha definito «piccola Chiesa domestica». «Quando c’è sintonia fra la piccola Chiesa e la grande Chiesa – ha sottolineato – germogliano le vocazioni». Poi un invito alle comunità: «Nelle parrocchie c’è bisogno di attenzione alle vocazioni». Perché, ha aggiunto monsignor Bassetti, «è dovere primario di tutti quello di portare il lieto annuncio delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata». Infine, un passaggio dedicato ai giovani. «Pensate al seminario – ha detto loro il Vescovo – che è una realtà importante e significativa della diocesi. Pregate per il seminario, ricordatelo nelle vostre preghiere, sentitelo vostro. E se nel silenzio avvertire la chiamata di Cristo, non abbiate paura a seguirlo. Se avrete questo coraggio, state certi che il Signore riempirà il vostro cuore».Anche don Fabio ha rivolto un appello ai giovani nel suo pensiero. «Firmate un figlio in bianco al Signore – ha spiegato – Non abbiate paura ad andare contro corrente. Se siete con Cristo, nessuno potrà nuocervi». Don Francesco, invece, ha invitato a pregare perché «nessuno abbia mai a vergognarsi della verità».Fabio, una vocazione fra le corsie d’ospedaleFabio Magini è nato a Lucignano nel 1959 ed è residente dalla nascita nel comune di Lucignano. Per 22 anni è stato dipendente della Unità sanitaria locale, prestando la propria professione come infermiere professionale nei vari presidi ospedalieri della provincia di Arezzo: Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano e ex comunità giovanile di Agazzi. Ha iniziato la sua formazione teologica e spirituale presso l’Istituto superiore di scienze religiose all’Apollinare di Roma, in preparazione per il diaconato permanente. In seguito ha deciso di abbandonare la professione di infermiere per dedicarsi completamente alla sequela di Cristo. E’ entrato in seminario per discernere la propria vocazione al sacerdozio e portare a termine gli studi di teologia e completare la formazione pastorale e spirituale in vista del sacerdozio.Francesco, dalle fila di Cl passando per una missionePur essendo nato a Milano il 26 giugno del 1980, Francesco Capolupo è cresciuto a Gavorrano in provincia di Grosseto dove a 14 anni, durante la prima superiore, attraverso don Antonio Maffucci, suo insegnantre di religione, ha incontrato il movimento di Comunione e Liberazione. «E ho riscoperto la mia appartenenza cristiana», spiega. Dopo la maturità magistrale e un’esperienza lavorativa presso le scuole della diocesi di Grosseto, si è iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Perugia dove ha maturato la vocazione al sacerdozio. Successivamente Francesco è entrato nella Fraternità «San Carlo» di Roma dove ha studiato per quattro anni. «Poi per un anno ho fatto una bellissima esperienza missionaria in Argentina in una casa della Fraternità», racconta. Dal settembre 2006 è arrivato al seminario di Arezzo dove ha concluso gli studi e svolge il suo servizio pastorale nella parrocchia di San Paolo a Sansepolcro.