Pisa

La cresima? La preparo in famiglia

di Simone Giusti

L’attuale parroco, che proviene da una esperienza di 17 anni in Bolivia dove ha avuto modo di riflettere e lavorare concretamente nel campo dell’iniziazione cristiana, ha deciso di spingere la comunità parrocchiale a sperimentare un nuovo modo di «fare catechismo», a partire dai bambini che si preparano alla messa di prima comunione. È nata quindi nel 1998 l’esperienza della catechesi familiare. Il primo passo è stato quello di proporre ai genitori dei bambini interessati (IV e V elementare) alcuni incontri perché prendessero coscienza delle loro responsabilità, in certo modo insostituibili, nella educazione dei loro figli; nell’incontro sono stati presentati gli elementi che caratterizzano il progetto di catechesi familiare.Ma in cosa vuole distinguersi la catechesi familiare dal tradizionale percorso dell’iniziazione cristiana? Ecco di seguito alcuni punti qualificanti.A) Dalla lezione all’incontro di fede: una lezione è fatta per sapere, l’incontro di catechesi si fa «per la vita cristiana»: questo è il sottotitolo di tutti i nuovi catechismi. L’incontro di catechismo allora non si rivolge all’intelligenza degli allievi ma è un’esperienza di fede vissuta insieme, un incontro di persone sulla via della fede.B)Da preparazione per ricevere un sacramento a cammino di fede : la catechesi non può ridursi ad una semplice preparazione ai sacramenti da ricevere, ma deve trasformarsi in una vera formazione permanente per tutta la comunità. La catechesi precede e continua il battesimo per i genitori, la prima comunione e la cresima per i ragazzi, il matrimonio per i fidanzati e gli sposi … così come continua la vita cristiana.C) Dalla classe al gruppo: il termine classe richiama a tanti «allievi» che bisogna spesso zittire; il termine gruppo richiama a pochi ragazzi, attivi e protagonisti. Il gruppo (max 5 bimbi) si riunisce in casa, dove si vive, sempre migliore di un’aula, luogo estraneo alla vita quotidiana. Il gruppo impara a volersi bene e a camminare insieme con gli adulti.D) Dai bambini alle famiglie : i genitori sono i primi e principali educatori dei figli, in certo modo sono insostituibili. Senza l’opera dei genitori la catechesi è impoverita e la sua efficacia in gran parte annullata. Il gruppo allora non è solo di bambini, è un gruppo di famiglie.E) La famiglia educa sempre : lo si voglia o no, con le parole, ma ancor più con l’esempio, con le scelte concrete fatte giorno dopo giorno, la famiglia educa sempre. In famiglia il bimbo riceve i valori fondamentali: il senso della vita, l’importanza del lavoro, della sincerità, dell’aiutare gli altri, della religione, di Dio, …: tutto questo è catechesi, cioè educazione alla fede, se è illuminato da Gesù e dal suo Vangelo. Le cose di tutti i giorni, vissute con fiducia cristiana e interpretate con la parola giusta al momento giusto, si imprimono nell’animo dei bimbi con efficacia profonda. Cosa c’è di più educativo per un bimbo, anche in una prospettiva di fede, di come la famiglia affronta i grandi eventi della vita (la malattia di un congiunto, la nascita di un fratellino, la morte di un amico …) ? o di come si relaziona con i vicini di casa, come accoglie un ospite, come commenta le notizie che tutti i giorni la stampa e la televisione ci propongono ? o di come ci si sa perdonare ed aiutare fra marito e moglie, fra genitore e figlio? di quanto spazio viene dato alla preghiera in famiglia? I genitori, con tutti i loro limiti, possono dare una testimonianza coerente con i valori professati; oppure una contro-testimonianza, e allora il messaggio per il bimbo sarà «Chiesa e catechismo sono roba da bimbi (e vecchi), i grandi hanno ben altro a cui pensare …».F) Mamma e papà catechisti : i genitori catechisti accompagnano il cammino di fede del proprio figlio. Così la catechesi ha la naturalezza e freschezza del dialogo familiare. Nessuno dei due genitori è necessariamente un professionista della catechesi, impara facendo, anche con l’aiuto di chi è più preparato. E se una mamma o un papà non hanno una fede solida, hanno molti dubbi o una scarsa conoscenza della sostanza del messaggio evangelico? Allora l’invito a fare i catechisti è provvidenziale! Mentre gli adulti aiutano i bimbi a crescere nella fede, i bimbi provocano gli adulti ad una verifica di vita e li stimolano, a loro volta, a confrontarsi col Vangelo, per diventare veri testimoni del Signore. Un percorso difficile, ma ricco e stimolante.