Vita Chiesa

«La Chiesa per la scuola», in 1.400 da Prato all’incontro con Francesco

In tutto sono 27 i pullman, 24 da Prato e 3 da Montemurlo, che partiranno alle 6,30 del mattino. L’ingresso del Santo Padre in piazza è previsto per le 16,15: dalle 15 gli studenti, assieme alle loro famiglie e ai loro insegnanti, saranno accolti in piazza. Alle 17 inizierà l’incontro di Papa Bergoglio con la scuola, che si concluderà alle 18,30.

Grande l’entusiasmo dei pratesi per l’evento, non a caso la delegazione della nostra diocesi (che comprende anche la scuola del Sacro Cuore di Montemurlo) è la più numerosa di tutta la Toscana: 13 le scuole cattoliche con 20 pullman, mentre sono 4 gli autobus delle scuole statali che porteranno alcuni insegnanti di religione, i loro studenti, qualche familiare ed alcuni dirigenti. Di questo gruppo fanno parte due consistenti delegazioni del liceo Livi e del comprensivo Mascagni, ma vi sono insegnanti anche degli istituti Bartolini, Castellani, Cironi, Copernico, Datini, Iqbal, Primo Levi, Malaparte, Marconi, Prato Nord, Marco Polo, Pertini e Puddu.

Delle scuole cattoliche di Prato vanno a Roma: Santa Caterina, Santa Teresa de La Querce, Sacro Cuore di Galciana, Maria Immacolata di San Martino, San Giuseppe, Casa Educazione e Lavoro di Narnali, San Giovanni Bosco di Grignano, San Niccolò, Beata Vergine del rosario di Casale, Maria Immacolata di Tavola, don Bosco di Mezzana e Maria Immacolata della zona di San Paolo.

L’incontro si inserisce nel decennio sull’educazione, secondo quanto stabilito dagli orientamenti pastorali della Conferenza episcopale italiana.

«Non posso che rinnovare la soddisfazione – dice Roberto Macrì, responsabile delle scuole cattoliche di Prato – perché le nostre scuole sono state attente e capaci di organizzarsi per questo bel momento. Abbiamo l’opportunità di mettere al centro dell’attenzione la tematica della scuola e, in questo senso, è interessante l’approccio che la Cei ha voluto dare alla giornata, con un’attenzione all’educazione in generale. Le scuole cattoliche devono essere considerate parte integrante del sistema nazionale e in questa giornata si ribadisce l’importanza della libera scelta e quindi anche che le scuole cattoliche rappresentano un segmento importante per il mondo dell’educazione».

Gli fa eco don Massimo Malinconi, coresponsabile diocesano delle scuole cattoliche: «In questo momento certo non facile per le scuole cattoliche far sentire la nostra presenza in maniera così viva e forte è un segnale importante anche per la società, che deve capire che questa realtà non è a margine della vita civile, ma ne rappresenta una parte fondamentale».

«Andiamo dal Papa per sentirci dire una parola chiara sulla scuola – afferma Gabriella Melighetti, presidente provinciale della Fism – ma anche per partecipare a questa grande festa, aperta a tutti coloro a cui sta a cuore l’educazione, infatti siamo nel decennio che la Cei ha voluto dedicare all’alleanza educativa fra scuola, famiglia e insegnanti». E aggiunge «non è la difesa della scuola paritaria, ma piuttosto la denuncia che la scuola tutta è, sovente, oggetto di ingiustificati risparmi, quando invece dovrebbe essere vista come occasione di crescita e promozione umana».