Pisa

La chiesa parrocchiale raccontata ai ragazzi

di Simone Giusti

Ogni parola scritta dall’uomo non gli appartiene più: essa avrà per sempre una vita propria; l’autore passerà, ma la sua parola scritta continuerà a comunicare con gli uomini delle generazioni successive. Anche la chiesa-edificio, come si è cercato di far intuire nelle pagine precedenti, è una parola dell’uomo su Dio «scritta con le pietre». E ogni chiesa costruita ha una sua propria capacità comunicativa che trascende il progettista, la comunità che l’ha commissionata, il tempo in cui è stata edificata. Essa è e finché esisterà, comunicherà. Ogni chiesa è accomunata da questo destino, sia quelle più antiche e belle, sia quelle più povere e spoglie. Ogni chiesa, anche quella della più piccola e sperduta parrocchia. Poiché comunica la fede del costruttore, del progettista e della comunità che l’ha commissionata – e in diversi casi narra la fede di più generazioni di cristiani che si sono succeduti in quel territorio – è importante che essa sia compresa e fatta propria anche dai più piccoli, dai ragazzi.Le note pedagogiche che seguiranno, vogliono aiutare l’educatore ad educare i fanciulli e i ragazzi a leggere la propria chiesa parrocchiale. Le opzioni pedagogiche a sostegno delle successive indicazioni sono:– l’opzione esperienza– l’opzione protagonismo– l’opzione gruppo– l’opzione collegamento.Pertanto si suggerisce di far compiere ai ragazzi non tanto una riflessione a tavolino sulla propria chiesa parrocchiale bensì di proporre loro di vivere un’esperienza in gruppo di comunicazione.