Firenze

La Chiesa fiorentina prega con la comunità ucraina, domenica 6 marzo processione e veglia

La diocesi invita anche a sostenere la raccolta fondi, avviata da Caritas Italiana, per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione in sofferenza o in fuga e per contribuire all’accoglienza di quanti arriveranno in Italia.Nel frattempo don Volodymyr Voloshyn, che segue e cura la comunità degli ucraini, ha chiesto il sostegno delle altre parrocchie e dell’Ufficio per la pastorale delle migrazioni, per una raccolta di viveri, farmaci e beni di prima necessità, destinati alle vittime della guerra. Tutto verrà spedito all’arcidiocesi di Leopoli. Vengono raccolti viveri a lunga conservazione, farmaci, coperte, prodotti igienici. «Vogliamo che la parrocchia ucraina di Firenze – scrive don Volodymyr – sia un punto di riferimento per chi vuole partecipare nella raccolta di tutti aiuti umanitari».Fin dall’inizio della guerra, i fedeli ucraini si riuniscono per pregare in silenzio tra sospiri e lacrime. «I figli e i familiari dei fedeli della nostra comunità si trovano su tutto il territorio ucraino e noi, dall’Italia, siamo in costante contatto con loro», dice don Volodymyr. «C’è bisogno anche di prendersi cura degli ucraini che sono in Italia – continua – perché, nonostante le dolorose notizie che riceviamo, devono continuare ad andare a lavorare e portare avanti le proprie vite», dice, spiegando che molti di loro lavorano nelle famiglie italiane assistendo gli anziani che hanno bisogno di cure. Di solito, la comunità invia anche aiuti ai propri parenti: «adesso sarà più difficile – dice ancora il sacerdote – cercheremo comunque di organizzare l’invio d aiuti». Intanto, la comunità si ritrova per stringersi in preghiera per l’Ucraina e per la pace, invitando tutta la Chiesa fiorentina a unirsi.