Vita Chiesa
La Chiesa apuana accoglie il vescovo Giovanni Santucci
di Renato Bruschi
Martedì 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo, monsignor Giovanni Santucci, entrerà ufficialmente nella Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli. Egli è il terzo Vescovo a sedere sulla Cattedra apuana, dopo che nel 1988 la sede vescovile di Pontremoli è stata unita a quella massese, costituendo una nuova realtà ecclesiale. E da martedì prossimo monsignor Eugenio Binini, dopo la consegna del pastorale, lascerà l’incarico di amministratore apostolico, per diventare «vescovo emerito».
Monsignor Santucci, di origini versiliesi, nato a Pietrasanta sessantuno anni fa, ha retto la diocesi di Massa Marittima – Piombino per oltre dieci anni. La sua formazione è iniziata nel Seminario di Pisa ed è proseguita, dopo l’ordinazione presbiterale, avvenuta nel 1974, nello Studio Teologico Domenicano di Bologna. Vice parroco a Pontedera e poi parroco a Marina di Pisa, nel 1987 è diventato rettore del seminario di Santa Caterina, quello stesso che lo aveva visto giovane studente. Prima di diventare vescovo, è stato parroco del duomo di Pietrasanta, dal 1995 al 1999. E in questa veste è stato una figura preziosa durante la tragica alluvione del 1996, che colpì l’alta Versilia e la stessa città di Pietrasanta. A Massa Marittima lo ricordano come un «pastore innamorato di Cristo» che ha saputo trasmettere, a coloro che incontrava, la «fedeltà agli impegni quotidiani», a quegli avvenimenti di ogni giorno, nei quali si manifesta l’incontro con Cristo.
Il motto del suo stemma «a minimis incipe» – comincia dalle piccole cose – derivato dalla tradizione salesiana, incarna questa prospettiva: più che un programma pastorale è l’espressione di uno «stile» evangelico di operare all’interno della Chiesa. All’indomani della nomina alla sede apuana, nel primo messaggio indirizzato alla Diocesi, oltre a comunicare la gioia per la «bella notizia», mons. Santucci si è presentato in punta di piedi, definendosi, citando le parole dell’apostolo Paolo, «non il padrone della vostra fede ma il collaboratore della vostra gioia».
Felicitazioni per il nuovo incarico sono arrivate dai vari presuli della Toscana, dagli arcivescovi di Firenze mons. Giuseppe Betori, e di Pisa monsignor Giovanni Paolo Benotto, che, in una lettera di saluto, ha avuto parole di affetto nei confronti del conterraneo. Ha scritto, tra l’altro: «come amico e come arcivescovo metropolita della Provincia ecclesiastica pisana di cui anche la diocesi di Massa Carrara – Pontremoli fa parte, sono felice che un figlio della Chiesa pisana sia stato costituito pastore della Chiesa apuana. Conosco Mons. Santucci dai tempi della nostra comune formazione nel Seminario Arcivescovile di Santa Caterina in Pisa, dove anche diversi sacerdoti apuani sono stati alunni, e da sempre ho apprezzato le sue doti umane e intellettuali, la sua capacità di fraterna relazione con tutti; e una volta diventato sacerdote, la sua generosa dedizione al servizio di Cristo e della Chiesa nei vari ministeri che ha svolto nella diocesi di Pisa».
L’inizio del ministero, prima delle cerimonie ufficiali, sarà caratterizzato da due gesti rilevanti e delicati, nei confronti del mondo della sofferenza: la visita all’Ospedale Pediatrico Apuano di Massa, per incontrare i bambini cardiopatici, e uno scambio di saluti con i lavoratori delle aziende in crisi, e le rappresentanze sindacali, presso la fabbrica «Eaton». Un modo concreto per dire che la Chiesa è vicina a chi soffre. Alle 17 giungerà nella centrale piazza san Sebastiano, per ricevere il saluto delle autorità. Ad attenderlo, anche il gruppo degli sbandieratori provenienti da Massa Marittima. Al termine avrà luogo la processione verso la Basilica Cattedrale. Sulla porta, il presidente del capitolo dei canonici mostrerà il crocifisso al nuovo vescovo e offrirà l’acqua benedetta per l’aspersione del clero e di tutti i fedeli. Con la lettura della nomina papale e con la «consegna del pastorale» da parte del vescovo Eugenio, monsignor Santucci, a tutti gli effetti, sarà il nuovo vescovo titolare della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli.