All’iniziativa organizzata mercoledì 12 dicembre a Montecitorio dal presidente della Camera Gianfranco Fini e dalla vicepresidente Rosy Bindi hanno preso parte tutti i membri della famiglia Martini e i rappresentanti del Centro nazionale per il volontariato, da lei fondato insieme a Giuseppe Bicocchi negli anni ottanta. Con loro anche una buona rappresentanza della città di Lucca: il sindaco Alessandro Tambellini, Cecilia Carmassi (responsabile welfare del Pd nazionale), l’onorevole Raffaella Mariani, Simona Bottiglioni in rappresentanza della Provincia di Lucca, il vicesindaco di Capannori Luca Menesini e l’assessore Gabriele Bove. “La Camera – ha detto Fini in apertura del convegno ‘Maria Eletta Martini: una donna in Parlamento, nella società’ – rende doverosamente omaggio a un’illustre protagonista della vita repubblicana. Il suo impegno si è svolto all’insegna degli ideali del cattolicesimo democratico. Seppe svolgere il mandato parlamentare con grandissima responsabilità. Nella visione dell’onorevole Martini, il terzo settore non è in concorrenza con lo Stato ma trova la capacità di trovare risposte alle vecchie e nuove povertà in maniera innovativa. È cresciuta la consapevolezza che il volontariato non può sostituire l’impegno dello Stato. Le doti e le virtù di Maria Eletta erano frutto anche della sua formazione religiosa e familiare. E’ stata una figura di primo piano di tutto il movimento cattolico democratico e interpretava una politica di stampo popolare, coinvolgente e ampiamente democratica. Ha sempre avuto a cuore il dialogo, il confronto. Traduceva il suo approfondimento culturale in iniziative concrete”.A ricordare la figura di maria Eletta Martini sono stati anche Gastone Simoni (vescovo emerito di Prato), il presidente del Cnv Edoardo Patriarca (“uno dei suoi messaggi più forti è stato quello del necessario coinvolgimento della società civile e dell’associazionismo nelle riforme del Paese”, ha detto), Marisa Rodano (già vicepresidente della Camera) e, infine, Rosy Bindi: «Il suo impegno – ha detto la vicepresidente della Camera – è sempre stato dentro l’istituzione parlamentare, dove i partiti e le istituzioni non possono smentire il fine prioritario della politica, promuovere la dignità e la realizzazione della persona. La sua attività istituzionale si è sempre caratterizzata con una forte attenzione alle istituzioni sociali. Mentre si chiude una legislatura caratterizzata da uno iato profondo fra politica e società, l’eredità di Maria Eletta Martini può essere veramente linfa vitale per ridare vitalità, senso e dignità al Parlamento e alle istituzioni».