La Buitoni compie 180 anni. In occasione di questo importante anniversario è stata inaugurata una mostra nela Casa di Piero della Francesca dal titolo A ferro e fuoco. Lo straordinario quotidiano della cucina, organizzata dal Comune di Sansepolcro insieme ai vertici di Casa Buitoni. Si tratta di una mostra tematica che approfondisce e racconta in maniera non convenzionale la cucina attraverso un percorso che si snoda in sei stanze. Un modo per celebrare l’azienda che più di tutte ha segnato profondamente la storia sociale ed economica di Sansepolcro e della Valtiberina.In realtà la mostra sembra ben poca cosa rispetto all’importanza di 180 anni di attività dell’azienda alimentare. La dirigenza aziendale, tra l’altro, in occasione dell’inaugurazione della rassegna, si è rifiutata di rilasciare dichiarazioni. Peccato, perché sarebbe stato interessante porle una serie di domande: prima fra tutti quella sul futuro della fabbrica biturgense. Fino a qualche settimana fa, infatti, sulla stampa locale si parlava insistentemente di una possibile cessione della fabbrica di Sansepolcro anche se il marchio sarebbe rimasto nelle mani della Nestlè Italia. Possibilità che l’amministratore delegato dell’azienda svizzera ha subito bollato come «fantasia», spiegando che l’azienda è solo in cerca di «soci con cui collaborare». Altra domanda è quella della possibilità di avere a Sansepolcro un museo aziendale permanente dedicato alla Buitoni e alla sua storia, vista oltre tutto la grande quantità di materiale esistente e utilizzato solo in piccola parte per l’esposizione presso la Casa di Piero. A riguardo il sindaco Franco Polcri ci ha anticipato che qualcosa si potrebbe muovere e che il Comune e la Nestlè stanno lavorando per realizzare questo sogno.Ultimo punto che ci sarebbe piaciuto affrontare con la dirigenza è quello di una festa della pasta da tenere ogni anno nella città pierfrancescana. Sarebbe un evento del tutto simile a quello che è l’Eurochocolate per Perugia ed un’occasione in più per offrire il giusto riconoscimento ad un’azienda che ha segnato un’epoca. Basta pensare al fatto che è stata una delle poche industrie che offriva ai propri dipendenti la possibilità di lasciare i figli nell’asilo aziendale. I biturgensi sono da sempre riconoscenti a un marchio che ha rappresentato per molti di loro una vera e propria seconda famiglia. Proprio per far conoscere questo «spirito Buitoni» anche a chi non ha vissuto direttamente quegli anni sarà organizzata una pedalata cicloturistica, in programma domenica 28 ottobre, con la quale si apre il progetto Non solo Sport promosso dal liceo scientifico. Senza dilungarsi sui dettagli del progetto (che vedrà ospiti, già lunedì 29 ottobre, Andrea Bartali ed il ciclista-giornalista Paolo Alberati), merita evidenziare alcuni caratteri dell’iniziativa. Il percorso (che raggiungerà il luogo del campo di Renicci lungo la cosiddetta «acquaviola», la gora che portava l’acqua ai mulini ai piedi della collina anghiarese) legherà il vecchio mulino ad acqua di Catorcio con il moderno pastificio Buitoni, permettendo ad alcune centinaia di studenti di conoscere i propri luoghi fruendo di assistenza tecnica ed interventi di esperti. I ristori consentiranno di far conoscere i prodotti Buitoni appagando, allo stesso tempo, la fame di energie dei ragazzi. Insomma un altro modo per dire grazie Buitoni e buon compleanno. di Lorenzo Canali