Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La battaglia per il crocifisso anche nel cortonese.

Il giudizio della Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo emesso l’altro anno su ricorso di una cittadina italiana di origine finlandese contro la presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici è stato ribaltato ed ora la stessa Corte ha ribadito che il Crocifisso non solo può essere esposto, ma non fa male a nessuna persona, anche se questa non è di religione cristiana. Una volta tanto si può davvero commentare che c’è una giustizia giusta e che anche la nostra piccola battaglia-testimonianza esplicitata a Cortona, sia nei media sia con azioni concrete a difesa del Crocifisso, era una giusta azione non solo di credenti, ma di cittadini italiani e cortonesi innamorati delle proprie tradizioni culturali, religiose, politiche e civili. Toscana Oggi, che è stata in prima linea in questa iniziativa di difesa del Crocifisso, è lieta di ringraziare tutti coloro che l’hanno sostenuta. Un ringraziamento particolare va: a Padre Federico Cornacchini, superiore del convento di Santa Margherita, che durante la festa del 2010 fece stampare e distribuire nella basilica oltre tremila bandierine con il Crocifisso della nostra Santa e un grande «Sì al Crocifisso»; a don Benito Chiarabolli, che fece esporre sulla facciata della Chiesa di Cristo Re a Camucia una grande croce di legno, realizzata da un falegname cristiano camuciese con legni di castagno donati da due cristiani della nostra montagna; a don Ferruccio Lucarini che per ben cinque mesi tenne prediche domenicali sull’argomento. Un ringraziamento doveroso anche al sindaco Andrea Vignini e a tutti i consiglieri comunali, che, su proposta del consigliere Meoni, in una seduta dell’anno scorso, approvarono all’unanimità una mozione in difesa del Crocifisso. E, ancora una volta, dalle terre cortonesi leviamo forte il nostro: Evviva il Crocifisso!Ivo Camerini