Lettere in redazione

L’8 per mille allo Stato usato per l’Iraq

Io sapevo che i soldi che una parte dei cittadini italiani decide di lasciare allo stato con l’8 per mille vanno destinati a: «interventi straordinari per la fame nel mondo, le calamità naturali, l’assistenza ai rifugiati e la conservazione dei beni culturali». Invece ho appreso che il Governo Berlusconi ha usato una quota di questo danaro per coprire i costi della missione militare in Iraq e che il governo Prodi non ha fatto di meglio utilizzando circa 80 milioni per tappare buchi qui e là. Davvero un bell’esempio di correttezza!Fernando Cabildoindirizzo email Il caso è scoppiato solo pochi giorni fa quando Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente del Fai (Fondo per l’ambiente italiano), ha denunciato – nel corso di un convegno – che quasi tutti i fondi statali provenienti dall’«8 per mille» sono stati usati dal governo Berlusconi per finanziare la missione militare italiana in Iraq. Stranamente sotto silenzio era invece passata la conferenza stampa del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, che il 31 agosto scorso aveva spiegato come per il 2006 lo Stato si fosse ritrovato a disposizione solo 4 milioni e 719 mila euro dei circa 89 milioni iniziali. Impossibile quindi far fronte alle 1.600 richieste di finanziamento per oltre 630 milioni. Da qui la «scelta simbolica» di destinare quegli «spiccioli» ad un solo capitolo tra quelli previsti – la lotta alla fame nel mondo – finanziando una ventina di progetti di Ong volti a migliorare la sicurezza alimentare principalmente in Paesi dell’Africa sub-sahariana.Eppure la legge 222 del 1985 (che istituisce questo meccanismo di finanziamento delle confessioni religiose) parlava chiaro: le somme destinate dai cittadini allo Stato (il 10% circa del totale), dovevano essere utilizzate «per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione dei beni culturali» (art. 48). Ma la finanziaria 2004 (art. 2, c. 69) ha disposto che da quel momento in poi la quota dell’«8 per mille» allo Stato sia decurtata di 80 milioni. E la disponibilità derivata dal provvedimento è poi servita – anche se la legge del 2004 questo non lo diceva – a finanziare le nostre missioni militari all’estero. Pochi mesi dopo un’altra legge (il decreto legge 249/2004, «Interventi urgenti in materia di lavoro e sociali») ha ulteriormente ridotto la quota statale di altri cinque milioni. Per onestà però dobbiamo dire che Berlusconi ha solo il «merito» di aver reso stabile questa decurtazione annuale. Perché l’abitudine di «distrarre» fondi per i motivi più disparati è antica (dal pagamento degli stipendi ai forestali, al finanziamento della sperimentazione della «cura Di Bella», ai tempi del ministro della salute Rosy Bindi). Nel 1997 il governo Prodi destinò il 35,4% di quei fondi (33 milioni di euro) alla missione militare in Albania (e niente alla lotta alla fame nel mondo). Nel 1999, ai tempi del governo D’Alema, il 69,5% (pari a 72 milioni di euro) servì per la missione nella ex-Jugoslavia (e solo lo 0,41 alla fame nel mondo). Lo stesso D’Alema, nel decreto con il quale prorogava la missione in Kosovo (legge 44 del 7 marzo 2000), indicava per la copertura finanziaria 56 milioni di euro provenienti dall’«8 per mille» allo Stato (57% del totale). L’anno successivo la percentuale utilizzata per le missioni militare salì al 69,4% (77 milioni di euro, contro lo 0,002% per la lotta alla fame nel mondo), mentre nei primi due anni del governo Berlusconi (2002 e 2003) la quota destinata alle missioni militari fu pari a zero per poi salire – nel 2004, come si diceva – al 79,6% (missione in Iraq).Claudio Turrini
UTILIZZO 8xMILLE ALLO STATO

ANNO

TOTALE 8xmille

Fondi per missionimilitari Fondi per la famenel mondo Fondi assistenzarifugiati

1997

94.821.487100% 33.569.69835,4%

0

0

1998

90.483.249100%

0

2.124.1872,34% 335.6970.37%

1999

103.944.353100% 72.303.96669,5% 79.5340,07% 428.1430,41%

2000

99.545.001100% 56.810.25957,06%

0

10.329.13810,37%

2001

111.812.920100% 77.597.65069,40% 154.9400,14% 3.0990,002%

2002

99.229.249100%

0

2.595.5372,6% 8.640.8078,7%

2003

101.458.442100%

0

2.555.9932,5% 8.750.0008,6%

2004

100.517.592100% 80.000.00079,6% 910.9420,9% 648.0000,6%

Valori espressi in euro; Fonte: Negrizia

La legge 222 del 20 maggio 1985

La Finanziaria 2004

Decreto legge 249 del 5 ottobre 2004

Legge n. 44 del 7 marzo 2000 (missioni ex Jugoslavia)