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Kyrgyzstan, tra i militari di Pisa in missione per l’Afghanistan

Dal 22 ottobre scorso, data del primo decollo da Manas per l'Afghanistan, due velivoli da trasporto C-130J della 46ª Aerobrigata di Pisa hanno effettuato più di 400 ore di volo. Il 5° Reparto operativo autonomo dell'Aeronautica Militare è dislocato sull'aeroporto di Manas, nei pressi della città di Bishkek, capitale dello stato del Kyrgyzstan, al di là dell'Aghanistan, in Asia Centrale. Il Reparto opera nell'ambito dell'operazione «Enduring Freedom» nella base dell'avizione statunitense di Manas, denominata «Ganci», in ricordo del Comandante dei Vigili del Fuoco di New York morto nelle operazioni di soccorso a seguito dell'attentato alle Torri gemelle.

Dal 22 ottobre scorso, data del primo decollo da Manas per l’Afghanistan, due velivoli da trasporto C-130J della 46ª Aerobrigata di Pisa hanno effettuato più di 400 ore di volo. Il 5° Reparto operativo autonomo dell’Aeronautica Militare è dislocato sull’aeroporto di Manas, nei pressi della città di Bishkek, capitale dello stato del Kyrgyzstan, al di là dell’Aghanistan, in Asia Centrale. Il Reparto opera nell’ambito dell’operazione «Enduring Freedom» nella base dell’avizione statunitense di Manas, denominata «Ganci», in ricordo del Comandante dei Vigili del Fuoco di New York morto nelle operazioni di soccorso a seguito dell’attentato alle Torri gemelle. Attualmente nella base operano congiuntamente americani, coreani, danesi, italiani, norvegesi, olandesi e spagnoli. La base è suddivisa in una zona operativa e una zona logistica. Quest’ultima accoglie circa 2000 militari della coalizione, tutti alloggiati in un campo tenda, dotato di due mense, una americana ed una danese, palestra, cappella, biblioteca, sala internet, lavanderie ecc.

L’Italia è presente con 70 uomini, attualmente sotto il comando del tenente colonnello pilota Luciano Ciccione, proveniente dalla 46ª Aerobrigata di Pisa. Gli italiani fanno anche parte di un comitato che organizza e coordina molteplici attività in favore della popolazione locale. In particolare, i militari della 46ª Aerobrigata hanno distribuito materiale e cibo ad un ospedale pediatrico della città di Bishkek, che cura più di 55 mila bambini l’anno.Alla base di Manas abbiamo contattato il tenente Erminio Englaro, che per il 5° Reparto tiene i rapporti con la stampa. Gli abbiamo chiesto qual è il compito dei militari italiani in Kyrgyzstan ed in particolare come vivono questo momento di crisi internazionale e se prevedono ripercussioni in Afghanistan. «Dal momento in cui la base aerea di Ganci è stata eretta nel dicembre 2001 la coalizione di forze di stanza qui – ci fa sapere Englaro attraverso una nota ufficiale – ha portato avanti la stessa missione: combattimenti aerei, rifornimenti e missioni di trasporto areo per combattere la guerra globale contro il terrorismo inAfghanistan. Da qui partono interventi ventiquattr’ore al giorno, settte giorni la settimana in supporto alle forze multinazionali di terra che sono in Afghanistan per combattere il terroriosmo e aiutare la ricostruzuione del Paese».A proposito di quella che dal Kyrgyzstan definiscono «l’operazione militare per disarmare l’Iraq» non cambia l’obiettivo della missione internazionale alla base aerea di Ganci: «Il nostro obiettivo è e resterà in Afghanistan. Ripeto – dice Englaro – la nostra missione non cambierà a causa dell’operazione militare in Iraq. Noi continueremo a fornire protezione e supporto nel teatro delle operazioni afghane». La situazione in Iraq è comunque ritenuta «molto seria» anche dai nostri militari a Manas e per questo hanno anche adottato misure di protezione che vengono ritenute appropriate per assicurare la sicurezza degli uomini e delle donne presenti nella base aerea di «Ganci».«Come di consueto non entriamo in dettagli circa le misure di sicurezza adottate», fanno sapere dal 5° Reparto, mentre ringraziano il governo locale che, a detta dei militari italiani, «gioca un ruolo vitale nelle operazioni della nostra coalizione inAsia centrale». Per questo riconoscono al governo un «eccellente supporto» e ringraziano la popolazione per la «generosa ospitalità».A.F.