Con una grande celebrazione sulla spianata della Theresienwiese a Monaco si è conclusa ieri la Seconda Giornata ecumenica delle Chiese (Ökt). Nella funzione, cui hanno partecipato 100.000 fedeli, i due presidenti del Kirchentag, l’evangelico Eckhard Nagel e il cattolico Alois Glück hanno esortato i cristiani tedeschi ad osare una nuova svolta per risolvere insieme i problemi. Abbiamo bisogno di una crescita di solidarietà, di rispetto e considerazione”, ha ammonito Nagel. E Alois Glück, ha aggiunto: “Siamo cristiani in questo mondo e per questo mondo. Dobbiamo prenderci questa responsabilità insieme”. Secondo entrambi, l’incontro di Monaco ha rappresentato un progresso determinante nell’ecumenismo. “L’ecumenismo vive”, ha sottolineato Glück. “A Monaco, il sogno dell’unità nella molteplicità delle Chiese è diventato in parte realtà, ha aggiunto Nagel. Relativamente alla crisi nella Chiesa cattolica a seguito degli abusi, il presidente cattolico ha inoltre sollecitato i laici cattolici a dare il proprio contributo, affinché da questa crisi scaturisca nuova vitalità, nuova forza, nuova attrazione. Oltre 3.000 eventi hanno caratterizzato questo incontro ecumenico, che ha visto la partecipazione di oltre 130.000 visitatori fissi: temi principali erano la crisi economico-finanziaria, la pace, la guerra in Afghanistan, la situazione delle Chiese e dell’ecumenismo. La giornata ecumenica delle Chiese significa in realtà essere in cammino con altre persone, come gente che cerca e spera, crede e ama. Essere in cammino con una nostalgia e con un obiettivo”. Lo ha detto ieri mons. Robert Zollitsch, presidente della Conferenza episcopale tedesca nell’omelia pronunciata nella celebrazione di chiusura dell’evento. Non esiste per me alcuna alternativa all’ecumenismo, aveva sottolineato il presidente della Dbk in una conferenza stampa. L’ecumenismo non è morto né bloccato in un’era glaciale”, ha aggiunto, rivelando ai giornalisti di tornare rafforzato dall’Ökt: Non è stata una Giornata ecumenica di euforia e di arroganza, ma di gioia e riflessione, ha commentato. Parlando poi del tema degli abusi, affrontato durante la manifestazione, Zollitsch ha osservato: “È stato un bene aver riflettuto insieme nella crisi della nostra responsabilità. Come Chiesa cattolica lavoriamo assiduamente all’elaborazione di questa crisi. Ci vuole del tempo. L’Ökt mi ha spronato a proseguire su questa strada, ha concluso.Sir