Toscana

ITALIANE RAPITE IN IRAQ, LA PREGHIERA DEL PAPA

Giovanni Paolo II ha lanciato oggi un appello “per le tante persone rapite nella tormentata terra dell’Iraq e in particolare per le due volontarie italiane sequestrate ieri a Bagdad: perché siano trattate con rispetto e restituite presto incolumi all’affetto dei loro cari”. Lo ha fatto nel corso dell’Udienza generale di oggi. Il testo dell’appello, sotto forma di preghiera, è stato letto da uno speaker. Nella stesaa preghiera sono stati ricordati anche «i bambini di Beslan, strappati alla vita con efferata violenza mentre si apprestavano ad iniziare l’anno scolastico», i «loro genitori, parenti ed amici con essi trucidati» , «i feriti», «le famiglie delle vittime» e «tutti i componenti della comunità di Beslan, che con cuore straziato piangono la morte dei loro cari». Un’altra invocazione di preghiera è stata «Per tutti i bambini che, in tante parti della terra, soffrono e muoiono a causa della violenza e delle sopraffazioni degli adulti».

Ecco il testo della catechesi del Papa (8 settembre 2004)

1. La liturgia ricorda oggi la Natività della Beata Vergine Maria. Questa festa, molto sentita dalla pietà popolare, ci porta ad ammirare in Maria Bambina l’aurora purissima della Redenzione. Contempliamo una bambina come tutte le altre, e al tempo stesso l’unica, la “benedetta tra le donne” (Lc 1, 42). Maria è l’immacolata “figlia di Sion”, destinata a diventare la Madre del Messia.

2. Guardando a Maria Bambina, come non pensare ai tanti piccoli inermi di Beslan, in Ossezia, vittime di un barbaro sequestro e tragicamente trucidati? Si trovavano all’interno di una scuola, luogo in cui si apprendono i valori che danno senso alla storia, alla cultura e alla civiltà dei popoli: il rispetto reciproco, la solidarietà, la giustizia e la pace. Tra quelle mura essi hanno invece sperimentato l’oltraggio, l’odio e la morte, nefaste conseguenze di un crudele fanatismo e di un insano disprezzo della persona umana.

Lo sguardo, in questo momento, si allarga a tutti i bimbi innocenti che, in ogni parte della terra, sono vittime della violenza degli adulti. Bambini costretti ad impugnare le armi ed educati ad odiare ed uccidere; bambini indotti a mendicare nelle strade, sfruttati per facili guadagni; bambini maltrattati e umiliati dalla prepotenza e dai soprusi dei grandi; bambini abbandonati a se stessi, privati del calore della famiglia e di una prospettiva di futuro; bambini che muoiono di fame, bambini uccisi nei tanti conflitti in varie regioni del mondo.

3. E’ un alto grido di dolore dell’infanzia offesa nella sua dignità. Esso non può, non deve lasciare indifferente nessuno. Carissimi Fratelli e Sorelle, davanti alla culla di Maria Bambina prendiamo rinnovata coscienza del dovere che tutti abbiamo di tutelare e difendere queste fragili creature e di costruire per loro un futuro di pace. Preghiamo insieme perché siano create per loro le condizioni di un’esistenza serena e sicura.