Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Istituto di scienze religiose: arriva la laurea specialistica.

L’istituto di scienze religiose «Beato Gregorio X» di Arezzo continua a crescere. La Santa Sede, infatti, con decreto della Congregazione per l’educazione cattolica – nel giugno scorso ha approvato i nuovi statuti che permetteranno di offrire, nella sede di piazza di Murello, oltre alla laurea breve, anche quella specialistica. Due gli indirizzi che saranno attivati per il biennio di specializzazione: il primo pensato per formare personale altamente qualificato per l’insegnamento della religione nelle scuole (indirizzo pedagogico-didattico); il secondo dedicato alla formazione di uomini e donne che possano essere impegnati più direttamente nel territorio e nella pastorale delle parrocchie (indirizzo pastorale). Intanto, martedì 28 luglio, sarà conferito presso l’istituto aretino, il baccalaureato (che nell’ordinamento civile corrisponde alla laurea breve) in scienze religiose ai primi sei studenti giunti al termine del percorso di studi. Si tratta di un appuntamento importante per la diocesi e per il territorio aretino anche tenendo conto del fatto che la valutazione del primo triennio di vita del rinnovato istituto superiore di scienze religiose è positiva non solo agli occhi di coloro che – studenti e docenti – lo hanno reso possibile, ma anche a quelli della facoltà teologica dell’Italia centrale, cui l’istituto è collegato. Sei studenti laureati alla prima sessione di laurea (ma altri seguiranno nelle sessioni autunnale e invernale) e la «promozione» dell’ istituto costituiscono segnali forti di incoraggiamento nella sfida lanciata dal vescovo Gualtiero Bassetti qualche anno fa, quando decise la realizzazione del nuovo istituto e vi coinvolse la diocesi, convinto della necessità della ricerca scientifica e dell’approfondimento anche nel campo teologico per affrontare le sfide del presente. Il progetto dell’istituto è inserito in una visione e progettazione pastorale in cui i laici e le laiche, come prefigura il Concilio Vaticano II e come reclama l’urgenza della evangelizzazione, sono valorizzati in tutte le loro potenzialità missionarie e pastorali. Non che il teologo laico assorba da solo questa vocazione perché è finito per tutti i cristiani, teologi o meno, il tempo delle deleghe. Il teologo – laico o no – mette la sua competenza a servizio della comunità e del territorio, per animare e suscitare, fornire gli strumenti critici, per quella pastorale che nasce nella corresponsabilità fra laici e presbiteri cui ha recentemente richiamato papa Benedetto XVI. Il rinnovamento dell’istituto ha richiesto e richiederà ancora un impegno non indifferente in termini di personale dedito all’insegnamento e alla ricerca scientifica e di risorse economiche, questo anche coerentemente ai criteri severi imposti dalla congregazione per l’ educazione cattolica. Per iscriversi al triennio di laurea occorre essere in possesso del diploma di maturità, mentre per l’iscrizione alla laurea specialistica è richiesta la laurea breve in scienze religiose. Non sono quindi ammessi studenti laureati in altre discipline, anche se il sistema dei crediti formativi permette il rapido riconoscimento delle competenze acquisite presso altre università purché, evidentemente, previste anche dai piani di studio proposti dall’istituto. Informazioni più dettagliate possono essere ottenute visitando il sito dell’istituto (www.issrarezzo.com).di Marco Giovannoni