Vita Chiesa

ISRAELE-SANTA SEDE: ACCORDO FONDAMENTALE. MONS. FRANCO, «LA CHIESA NON VUOLE PRIVILEGI»

(Gerusalemme) – “Dopo l’ultima plenaria, nella prima riunione della Commissione permanente abbiamo elaborato un’agenda di lavoro comune, o meglio una lista di argomenti sulle questioni fiscali. Ci siamo anche impegnati, ciascuna delegazione, a presentare i testi che vorremmo venissero introdotti. Sono stati chiariti degli equivoci che non ci avevano permesso di lavorare al meglio. Adesso su queste proposte concrete dovremo discutere. Sperando di arrivare alla prossima plenaria del 27 maggio 2010, in Vaticano, con dei progressi. Sul futuro siamo più che ottimisti, realisti”. A fare il punto al SIR sui colloqui tra Santa Sede e Israele circa “il lavoro su un accordo legato all’art.10, paragrafo 2 dell’Accordo Fondamentale fra le due parti” è il nunzio apostolico mons. Antonio Franco. Parlando a margine dell’incontro del coordinamento dei vescovi Usa e Ue per la Terra Santa in corso (fino al 14) a Gerusalemme, mons. Franco ha ribadito che la Chiesa “non vuole privilegi eccezionali, ma vuole poter vivere e proseguire la sua missione sociale qui in Israele”. La Commissione permanente si ritroverà il 10 febbraio 2010 presso il ministero degli Esteri israeliano.In ballo ci sono le esenzioni fiscali, il finanziamento statale a scuole e ospedali cattolici che servono anche la popolazione israeliana e alcune proprietà ecclesiastiche, come il Cenacolo. Su questo punto il Nunzio ha affermato che “stiamo trattando ma ancora non siamo arrivati a capire bene le posizioni. Speriamo possano essere chiarite in un futuro quando tratteremo più specificatamente anche di altre proprietà della Chiesa prese da altre entità statali. “E’ un lavoro importante in cui la fiducia è reciproca – ha concluso mons. Franco -. Non esistono agende segrete che portiamo avanti. Siamo fiduciosi che le cose possano finire bene. Non negoziamo per proteggerci contro qualcuno ma vogliamo costruire insieme alcune cose”.Sir