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ISRAELE-PALESTINA: OGGI FIRMA A GINEVRA TRATTATO PACE «ALTERNATIVO»

Sarà firmato oggi a Ginevra il testo alternativo di pace negoziato per due anni in segreto dai pacifisti israeliani e da esponenti palestinesi su iniziativa del filosofo svizzero Alexis Keller, che ha finanziato l’intero processo. L’Accordo ‘alternativo’ di Ginevra prevede la creazione di uno stato palestinese smilitarizzato. La frontiera fra Palestina e Israele sarà stabilita sulla base dei confini del 1967, ma con alcune modifiche: in pratica il nuovo stato nascerebbe sul 97,5 per cento della Cisgiordania e la Striscia di Gaza e sul 2,5 per cento del territorio oggi ebraico nella parte sud del deserto del Negev. Gli insediamenti saranno evacuati. Israele e Palestina avranno due capitali riconosciute reciprocamente nell’area di Gerusalemme. Due consigli comunali si incaricheranno del coordinamento della città, affiancati da un comitato consultivo con rappresentanti ebraici, cristiani e musulmani. I quartieri cristano e musulmano di Gerusalemme, compreso il Monte del Tempio/Spianata delle Moschee, saranno sotto sovranità palestinese. I confini e i luoghi santi a Gerusalemme sarebbero garantiti da una forza internazionale. Per quanto riguarda i tre milioni e mezzo di profughi palestinesi nel mondo, è previsto il riconoscimento del diritto al ritorno. Un numero limitato di palestinesi potrà rientare in Israele nell’ambito di un piano di ricongiungimento familiare. L’accordo, presentato in ottobre, ha ottenuto il sostegno di diversi esponenti del campo pacifista israeliano.

Il progetto è nato nel 2001 su iniziativa di Keller e del politologo Pierre Allan. Furono loro due, nell’estate del 2001, a convincere l’ex ministro della giustizia israeliano, Yossi Beilin, uno degli architetti degli accordi di Oslo, e l’ex ministro palestinese dell’Informazione, Yasser Abed Rabbo, a lavorare a un piano di pace. L’idea era di riprendere il discorso lasciato in sospeso ai negoziati israelo-palestinesi del gennaio 2001 a Taba, alla vigilia della vittoria elettorale di Ariel Sharon. Il governo israeliano ha sempre avversato l’iniziativa, mentre Yasser Arafat ha mantenuto un atteggiamento ambiguo, a tratti sostenendo, in altri casi boicottando il progetto di Keller, che nel 2003 è riuscito tuttavia a ottenere l’appoggio del nuovo ministro degli esteri svizzero,Micheline Calmy-Rey, sbloccando così i negoziati e portandoli, la scorsa settimana, a conclusione. Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha accusato i promotori del trattato di Ginevra di minare il futuro negoziato con i palestinesi e di volersi sostituire al legittimo governo.Misna