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ISRAELE: ATTENTATO SUICIDA A TEL AVIV

E’ di due morti e 13 feriti il bilancio – ancora provvisorio – di un attentato suicida avvenuto stamani intorno alle 7:20 (ora locale) alla stazione ferroviaria di Kfar Saba, a nord di Tel Aviv, dove un palestinese si è fatto esplodere. Le vittime sono l’attentatore e un guardiano israeliano. Secondo le prime informazioni diffuse dalla polizia, sembra che il palestinese sia stato fermato all’ingresso della stazione dall’addetto alla vigilanza, dove il kamikaze ha azionato l’ordigno che portava con sé. La radio israeliana ha aggiunto che il guardiano si sarebbe insospettito per il giubbotto nero indossato dal palestinese che, secondo le prime indagini, era un diciottennne proveniente dal campo profughi di Balata, presso Nablus, in Cisgiordania.

“Non ci sono dubbi che la guardia all’ingresso ha evitato una strage con molte più vittime e gravi danni” ha detto il commissario della polizia israeliana Shlomo Aharoninshky, aggiungendo che a quell’ora la stazione – inaugurata recentemente – era molto affollata. Le forze dell’ordine hanno subito istituito numerosi posti di blocco nella zona, per cercare di fermare l’eventuale complice del kamikaze. L’attentato si è verificato all’indomani dell’accordo per la formazione di un nuovo governo palestinese tra il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat e il premier incaricato Abu Mazen. Misna