L’Islam è una religione violenta? Una religione che, per sua natura, propaga l’odio? È un timore che molti avanzano.Ferial Mouhanna, sociologa dell’Università di Damasco, è andata a cercare una risposta a queste domande direttamente nel Corano. I risultati sono in un libro: «Islam, amore o odio?» (Editoriale Jouvence) che l’autrice è venuta a presentare nei giorni scorsi a Firenze, invitata dall’Istituto Sangalli.Il tema dell’amore, dice, è ben presente nelle fonti sacre dell’Islam. È assente invece nella letteratura teologica islamica, sia antica che contemporanea, e perfino del pensiero islamico «moderato». Una grave carenza che è necessario colmare.«Chi crede di trascinare le grandi masse islamiche – afferma la sociologa siriana – verso un terreno di tolleranza, di convivenza e di amore spingendole a ripudiare la loro fede si illude. Un tentativo del genere finirebbe per aggravare la situazione, alimentare l’estremismo e l’isolamento del mondo musulmano. L’amore lo si deve cercare nel contesto islamico e lo si deve risuscitare nell’ambito islamico».Intervista di Riccardo Bigi