Vita Chiesa

IRLANDA, VESCOVI SU COLLOQUIO CON PAPA: «CI HA ASCOLTATI ATTENTAMENTE»

La durata dell’incontro, la presenza personale ai colloqui di papa Benedetto XVI, la partecipazione massiccia di 9 rappresentanti (tra cardinali e arcivescovi) della curia romana dimostrano la “gravità” con la quale la Santa Sede guarda a quanto emerso dal Rapporto Murphy. I vescovi di Irlanda hanno preso per la prima volta la parola ieri dopo l’incontro avuto la scorsa settimana con il Papa (15/16 febbraio) e nelle omelie pronunciate per la prima domenica di Quaresima, si dicono tutti impressionati dalla “serietà” con cui il Vaticano sta affrontando la questione. “Il Rapporto Murphy – dice il vescovo Michael Smith di Meath – sottolinea i gravi errori commessi e la terribile sofferenza che hanno subito troppi bambini”. Il Papa – fa sapere il vescovo ai suoi fedeli – “ha ascoltato attentamente i commenti e i suggerimenti di tutti i presenti” e “contrariamente a quanto riportato da alcuni resoconti, ho trovato l’incontro con papa Benedetto il più aperto, onesto e impegnato al quale abbia mai preso parte”. Dello stesso parere anche il vescovo Noel Treanor di Down e Connor secondo il quale l’incontro della scorsa settimana indica “la misura della importanza data da Benedetto XVI al crimine, al peccato e all’orrore degli abusi sessuali commessi ai danni di bambini e minori e adulti vulnerabili. Il Papa – ha aggiunto – ha espresso la sua tristezza per quanto accaduto qui in Irlanda”. Si tratta – ha detto mons. Treanor – di una “ferita” che è stata causata “nella vita delle vittime, nella vita della Chiesa e, per estensione, nella società. Come tale, questo incontro non può sanare” il dolore. Nei loro interventi, i vescovi hanno più volte sottolineato il fatto che tutto ciò “è avvenuto all’interno della Chiesa”, “hanno riconosciuto la cattiva gestione” con la quale si è cercato di “coprire” aggiungendo “sofferenza, rabbia e dolore” alle vittime. Ora è importante guardare al futuro e il vescovo Treanor ha ricordato come nella sua diocesi di Down e Connor, esiste un ufficio per la protezione dei minori gestito da professionisti. Per mons. Dennis Brennan, vescovo di Ferns, l’incontro con Benedetto XVI segna “un’ulteriore tappa nella ricerca di vitale importanza per la guarigione”. “Al nostro rientro a casa – ha aggiunto il vescovo – abbiamo assistito, ancora una volta, al dolore delle vittime sopravvissute che provano grande delusione perché il risultato del nostro incontro è di gran lunga al di sotto delle loro aspettative”. Il vescovo esprime assicurazioni sul fatto che “la visita a Papa Benedetto XVI da parte dei vescovi è solo una parte di un processo in corso”, “un passo importante sulla strada, da cui non si può tornare indietro”, di “un percorso di riconciliazione con i sopravvissuti – fondata sulla giustizia e il rispetto” che “rimane una priorità”.Sir