Toscana
IRAQ, TORTURE AI PRIGIONIERI, CARD. TAURAN: UN IMPATTO TREMENDO NON SOLO PER GLI ARABI
«Queste immagini hanno un impatto tremendo sulla popolazione non solo araba, ma mondiale. Quando si calpesta così la dignità umana, si crea una barriera», afferma in un’intervista al quotidiano «La Stampa», in edicola oggi, il cardinale Jean-Louis Tauran, ex “ministro degli Esteri” della Santa Sede. «È molto grave – ribadisce l’alto prelato – Quando si vedono queste immagini non è un progresso ma un regresso. La Santa Sede ha sempre sostenuto lo ius in bello. Anche quando si fa la guerra, c’è un modo di condurla che rispetta la legge. La reazione del presidente Bush è stata molto chiara. Normalmente l’esercito americano non si comporta così, ma ciò che abbiamo visto è deplorevole».
«La posizione del Papa è stata molto chiara: la violenza genera più violenza, e la guerra più guerra. Certamente il Papa non parla a vuoto. Aveva delle ragioni, soprattutto su questo concetto della guerra preventiva: ora si vede molto bene che non ha eliminato il terrorismo. Sulla legittimità del conflitto si scriveranno bellissime tesi, ma ormai il fatto è compiuto. Adesso dobbiamo guardare al futuro, e vedere come aiutare il popolo iracheno a ritrovare la sovranità. Ogni componente della società deve essere consultata, perché il governo non può essere imposto dall’esterno. Grazie a Dio adesso tutti capiscono che serve un ricorso alla comunità internazionale nel suo insieme. Questo è in armonia con la Carta dell’Onu. L’Iraq ha bisogno di ritrovare senza indugio la sua sovranità», conclude il cardinale Tauran. (Ansa)