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IRAQ, SI INTENSIFICANO I BOMBARDAMENTI

Gli aerei a disposizione della coalizione anglo americana hanno sganciato sull’Iraq nelle ultime 24 ore 1.200 ordigni di precisione. Fra gli obiettivi, le postazioni della Guardia repubblicana intorno a Baghdad. Lo rende noto l’emittente televisiva americana CBS, poco dopo che la concorrente CNN aveva precisato che nello stesso periodo era stato effettuato un totale di 1.800 raid. Si tratta quindi dei bombardamenti più intensi dall’inizio della guerra. Missili da crociera hanno colpito il ministero dell’Informazione e una delle residenze dei figli di Saddam Hussein, Qusay. Colpito per errore anche un mercato vicino al ministero dell’Informazione, secondo quando riferiscono testimoni citati dall’Agenzia di stampa Xinhua. Intanto, i militari americani hanno circondato Najaf, nel centro dell’Iraq, per stringere il loro assedio, procedendo dopo un controllo «casa dopo casa». La prima e la seconda brigata della 101esima divisione avevano iniziato a circondare la città ieri, istituendo posti di blocco e occupando l’aeroporto. La 101esima, che dispone di 280 elicotteri da combattimento, si è mossa come retroguardia della terza divisione di fanteria, lanciando ieri il suo primo attacco contro postazioni della Guardia repubblicana.Intanto aumentano le vittime tra i militari americani ed inglesi. Un elicottero delle forze Usa è precipitato a sud dell’Iraq e dei quattro marines a bordo, tre sono morti e uno è rimasto ferito, così come ha confermato il Pentagono; un Royal Marine britannico è rimasto ucciso e altri due feriti in una imboscata nella penisola di Fao. Lo ha confermato una portavoce del ministero della difesa britannico. Sale così a 24 il bilancio dei militari britannici morti in Iraq dall’inizio della guerra.