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IRAQ, SEQUESTRO DI MASSA NELLA CAPITALE E ATTACCHI IN TUTTO IL PAESE

Il capo del Comitato olimpico iracheno Ahmed al-Hadjiya, 21 sue guardie del corpo e circa 30 atleti sono stati sequestrati a Baghdad mentre erano riuniti in una conferenza in un centro culturale nelle vicinanze di Karrada. A compiere il sequestro – ha detto il luogotenente della polizia Thair Mahmoud – sono stati uomini armati che indossavano uniformi mimetiche blu e viaggiavano a bordo di tre mezzi con targhe governative.

Sempre nella capitale, almeno tre civili sono stati uccisi e 11 feriti in scontri a fuoco tra uomini armati e forze dell’ordine, appoggiate da soldati statunitensi. Nella zona est di Bagdad, un’autobomba guidata da un attentatore suicida è esplosa contro una pattuglia della polizia, uccidendo due agenti e ferendo due passanti.

Nel quartiere sunnita Adhamiyah, 45 sospetti sono stai arrestati secondo una fonte della sicurezza, mentre l’esercito iracheno ha comunicato di avere “ucciso due terroristi e catturato sei ricercati”. Undici persone sono state ferite da un attacco a colpi di mortaio vicino ad Haifa Street nel centro della capitale a pochi isolati dalla Zona Verde. Quattro passanti sono stati feriti in episodi simili nella capitale. A Baquba, a nord della capitale, quattro persone sono state uccise in due attentati: nel primo a ovest della città, hanno perso la vita tre fratelli; un civile invece è rimasto ucciso e uno ferito nel corso di un attacco a nord della città nel quadro di un’operazione militare nella vicina regione di Moqdadiyah, nel corso della quale sono stati arrestati 20 sospetti. A Kirkuk, a 250 chilometri a nord della capitale, due civili sono stati uccisi nell’esplosione di una bomba in un internet café e un terzo ferito. Infine a Ramadi uomini armati hanno ucciso un membro del Partito islamico iracheno. Intanto 16 cadaveri di civili bendati e ammanettati sono stati ritrovati dalla polizia in diverse zone del Paese a sud della capitale: otto ad Alexandria, quattro a Latifiya e quattro a Jarf al-Sakhr. Ieri in tarda serata il presidente iracheno Jalal Talabani ha invitato a costituire un fronte nazionale per prevenire una guerra civile. “Il paese sta affrontando pericoli e sta andando incontro a scontri settari” ha detto Talabani in un comunicato stampa diffuso per commemorare il colpo di stato che nel 1958 rovesciò la monarchia e portò l’anarchia finché il Partito Baath assunse il controllo del paese nel 1968.[RC]Misna