Toscana

IRAQ, SCONTRI A MOSSUL, COLPI DI MORTAIO A BAGHDAD E SABOTAGGI AGLI OLEODOTTI

Sono almeno 12 le persone morte e una cinquantina quelle rimaste ferite nei violenti scontri esplosi questa mattina nei pressi di Mossul, nord dell’Iraq. L’ultimo bilancio provvisorio è stato diffuso da fonti americane e ospedaliere locali e conferma le anticipazioni diffuse in mattinata dalla televisione satellitare araba ‘Al Jazeera’. Secondo le ricostruzioni giornalistiche, i combattimenti sono scoppiati quando un gruppo di soldati Usa è entrato a Tallafar, cittadina qualche chilometro ad est di Mossul, ritenuta dal comando americano un rifugio di presunti miliziani che passando dalla Siria entrano in Iraq. Secondo fonti ospedaliere, almeno nove delle vittime erano semplici civili, tra questi anche donne e bambini. Le forze americane sarebbero intervenute utilizzando elicotteri da combattimento.

A Baghdad alcuni proiettili di mortaio sono caduti stamattina nei pressi del Centro di conferenze dove era in corso una riunione del Parlamento provvisorio iracheno. Secondo le prime informazioni, l’attacco non avrebbe comunque causato alcun ferito. Nel sud del Paese, invece, sono stati sabotati due oleodotti adibiti alle esportazioni di greggio. La notizia è stata riferita dal direttore generale della Compagnia petrolifera del Sud (Soc), Jabar Ali al-Aibi, il quale ha precisato che “il sabotaggio ha danneggiato contemporaneamente due oleodotti; il primo trasporta il petrolio verso la stazione elettrica di Haritha (dieci chilometri a nord di Bassora) e il secondo alla località di Zubeir”, 20 chilometri circa a sud di Bassora. Nonostante i numerosi attacchi ai danni degli oleodotti meridionali del Paese, le esportazioni di greggio dal sud dell’Iraq ad agosto si aggiravano intorno al livello di 1,8 milioni di barili al giorno. Un oleodotto è stato preso di mira anche nel nord del Paese. Si tratta della conduttura che collega la città di Kirkuk con la raffineria di Baiji, rovinata a causa dell’esplosione di una bomba. [Misna]