Toscana
IRAQ, SADDAM IN AULA DIFENDE INVASIONE KUWAIT E ATTACCA BUSH
“Sono il presidente dell’Iraq”: Saddam Hussein lo ha ripetuto più volte ieri nel corso della prima deposizione di fronte a un giudice del Tribunale speciale iracheno (Tsi) che gli ha comunicato i capi di accusa formulati nei suoi confronti in vista di quello che è già stato ribattezzato il processo del secolo. Nelle immagini diffuse dall’emittente britannica Bbc’ Saddam è apparso vestito con un gessato grigio, visibilmente dimagrito, con la barba curata e senza catene ai polsi nell’aula allestita in un prefabbricato a sudovest di Baghdad in un parco di uno dei suoi palazzi, oggi trasformato nella base americana Camp Victory’.
Nel corso dell’udienza, durata mezz’ora, l’uomo che per 35 anni ha governato con pugno di ferro l’Iraq ha ascoltato con un’espressione apparentemente serena i sette reati contestatigli: uso di gas nella città curda di Halabiya nel marzo 1988 (si stima che le vittime furono 5.000); repressione della rivolta sciita nel 1991 (migliaia di morti); ricorso a fosse comuni (la coalizione di occupazione ne avrebbe scoperte 250); guerra contro l’Iran, dal 1980 al 1988 (più di un milione di vittime): invasione del Kuwait nel 1990 (l’atto che diede il via alla prima Guerra del Golfo); massacro dei membri della tribù Barzani (curda) negli Anni ’80; esecuzione di dignitari sciiti. Secondo fonti di agenzia internazionali, Saddam ha replicato solo in merito alla strage di Halabiya, sostenendo di aver appreso la notizia solo dai media, e sull’invasione del Kuwait, affermando di aver agito per difendere l’Iraq. Come potete difendere quei cani? volevano far crollare il prezzo del petrolio e comprare le nostre donne per 10 dollari».