Toscana

IRAQ, PROSEGUE OFFENSIVA NELL’AREA DI SAMARRA, NONOSTANTE LE CRITICHE

Le forze statunitensi e irachene avrebbero intensificato l’offensiva lanciata ieri nella zona di Samarra, a nord di Baghdad – denominata ‘Operation Swarmer’ (‘sciame’) – procedendo a una cinquantina di fermi di sospetti, ma senza entrare in contatto con i ribelli: lo hanno riferito fonti militari americane, aggiungendo che sarebbero stati scoperti depositi di armi contenenti mortai, razzi ed esplosivi. Non è ancora noto quanto durerà l’operazione, considerata dagli statunitensi la più importante dopo l’invasione del paese, nel marzo 2003, che vede impegnati un migliaio di soldati con l’appoggio di 60 elicotteri. In realtà nelle ultime ore proprio negli Usa cresce il numero di coloro che evidenziano come l’operazione – ampiamente pubblicizzata- sia, in realtà, modesta dal punto di vista militare e stia ottenendo risultati praticamente insignificanti sempre dal punto di vista militare. Alcuni ritengono che l’operazione sia stata decisa, o almeno annunciata con tanta enfasi, per ragioni politiche, visto che coincide col terzo anniversario dell’attacco all’Iraq, lanciato il 19 marzo 2003, e in un momento in cui il tasso d’approvazione del presidente è ai minimi storici.

Critiche all’operazione, secondo fonti di agenzia internazionali, sarebbero arrivate anche da alcuni esponenti sunniti, soprattutto a causa della concomitanza con la prima breve seduta del Parlamento di Baghdad, subito sospesa per mancanza di un accordo tra le parti sulla nomina di presidente e primo ministro. Il segnale inviato dagli americani, sostengono i critici iracheni, è che la soluzione del conflitto debba passare necessariamente per le armi e non per vie politiche. Intanto continuano a giungere notizie di nuove violenze, che oggi avrebbero fatto almeno cinque morti e 25 feriti. Tre pellegrini sciiti diretti a piedi nella città santa di Kerbala (sud), dove da lunedì si celebra la festa all’Ashura, sono stati uccisi da sconosciuti che hanno aperto il fuoco da un’auto, in un quartiere della periferia ovest della capitale. In altri attacchi, sempre a Baghdad, 11 pellegrini sono stati feriti da uomini armati. A Mahmudiya, a sud della capitale, cinque pellegrini, pure diretti a Kerbala, sono rimasti feriti dall’esplosione di una bomba.Misna