Toscana

IRAQ, PIU’ DI 200 GLI AMERICANI CADUTI IN DUE MESI, 3000 AL MESE I CIVILI IRACHENI

Un bilancio agghiacciante senza precedenti fin dall’inizio della guerra nel marzo 2003: in 60 giorni di aprile e maggio, 219 soldati americani morti in Iraq, 115 in maggio, 104 in aprile. Gli ultimi di cui si ha notizia, 10 l’altroieri. Soltanto con l’assalto a Falluja tre anni fa – quando vennero usate anche armi chimiche come ha documentato Rainews24 – in due mesi i militari americani uccisi erano stati, sempre secondo dati ufficiali, 215. Nel solo aprile 2004, le vittime americane furono 135 e nel novembre dello stesso anno 137. Nessuno tiene un bilancio ufficiale e attendibile delle vittime civili irachene; secondo Patrick Cockburn, giornalista irlandese corrispondente dal 1979 dal Medio Oriente per l’Indipendent e il Financial Times e autore di una dozzina di libri su Iraq e Medio Oriente – e attualmente uno dei pochi corrispondenti attivi da Baghdad – la media mensile di vittime civili irachene non è di certo inferiore a 3000; almeno due milioni di iracheni hanno lasciato il paese in cui ogni giorno si sente “pulsare la paura”. “L’Iraq è stato svuotato dall’interno – ha detto Cockburn presentando il suo ultimo libro alla casa editrice inglese Hay – ed è in condizioni di gran lunga peggiori di quel che chiunque può immaginare o sapere”. Nella cronaca di ieri, almeno sei i civili di cui si ha notizia, inclusi due giornalisti, uccisi da colpi di mortaio solo a Falluja e 23 i feriti; le moschee si sono impegnate in una raccolta di sangue per i più gravi.

Misna