Toscana

IRAQ, PASSAGGIO DI POTERI, ARCIVESCOVO BAGHDAD: «TORNA SPERANZA PER IRACHENI SILENZIOSI»

“La speranza è tornata”: così monsignor Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo della Chiesa Latina di Baghdad (Iraq), commenta alla MISNA il passaggio di poteri tra l’amministratore dell’autorità provvisoria, l’americano Paul Bremer, e il primo ministro del governo di transizione iracheno Allawi. “Si apre uno spiraglio positivo e mi auguro che le cose vadano sempre meglio” continua il presule di origine libanese, appartenente alla congregazione dei Carmelitani scalzi. Il passaggio delle consegne avvenuto a sorpresa questa mattina mette fine, almeno sulla carta, a 456 giorni di occupazione statunitense. “Di fatto la gente ha la sensazione di essere tornata a prendere possesso del proprio Paese. Prima non c’era tanto l’idea di essere soggiogati da una forza nemica, quanto piuttosto si sentiva con estrema sofferenza un vuoto di potere e di istituzioni, forse ancora più drammatico” spiega ancora monsignor Sleiman alla MISNA.

Secondo l’arcivescovo di Baghdad, la stragrande maggioranza degli iracheni non è contraria al nuovo governo, “che rappresenta quasi tutte le anime di questo Paese”, ma questa propensione viene schiacciata dalla voce della resistenza armata fatta di bombe, massacri e attacchi continui. “La resistenza, anche se non rappresenta tutto l’Iraq, esiste ed è bene ricordarlo; ma c’è una moltitudine di iracheni silenziosi che stanno faticosamente cercando di ricostruirsi una vita e che crede alla possibilità di rimettere in piedi il Paese e per farlo guarda all’aiuto delle Nazioni Unite e di tutta la comunità internazionale. Questa gente ha vissuto situazioni estremamente drammatiche negli ultimi anni: ogni passo in avanti, piccolo o grande che sia, porta con sé speranza e nuova energia” conclude Sleiman, sottolineando che la sfida più grande che attende la nuova amministrazione irachena è garantire la sicurezza.Misna